Alunna disabile promossa, genitori fanno ricorso

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Succede in Sicilia che l’ammissione di un’alunna disabile agli esami di terza media venga impugnata dai genitori che ne chiedevano la bocciatura.

Il motivo, spiega Vita.it che ha affrontato il caso, è legato al mancato raggiungimento degli obiettivi preventivati dal PEI e alla conseguente richiesta della famiglia di far ripetere l’anno alla figlia.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, presso cui i genitori si sono rivolti, ha dato ragione a questi ultimi, riconoscendo l’interesse dell’alunna a ripetere l’anno.

I genitori hanno argomentato l’impugnativa della valutazione positiva, di mostrando che “nel giudizio finale i livelli di raggiungimento degli obiettivi presi a riferimento per la promozione erano più bassi ed in parte diversi rispetto a quelli prefissati all’inizio dell’anno scolastico col PEI, ma anche perché tutta una serie di test e scale dimostrano che S. non ha raggiunto gli obiettivi previsti dal PEI nelle aree cognitiva, sensoriale, di comunicazione e relazionali e perché addirittura c’è discrepanza tra la valutazione del consiglio di classe per l’ammissione all’esame e la certificazione delle competenze conseguite dalla ragazza.”

Il CGA di Palermo, ha sancito che è illegittima una promozione che non si basi su una valutazione agganciata ad un PEI ben fatto con obiettivi chiari

Tutta la vicenda può essere letta su Vita.it

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