Alternanza scuola-lavoro, la carta dei diritti non si applica agli studenti che fanno stage e didattica di laboratorio

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La Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza non si applicherà agli alunni che frequentano stage, tirocini e didattica di laboratorio, stralciato anche ogni riferimento alle strutture formative accreditate.

La Carta ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza delle regioni, di cui nella stessa giornata ha preso atto anche la Conferenza unificata. Nella nuova formulazione dello schema di regolamento, inoltre, è previsto che alle commissioni territoriali per l’alternanza scuola-lavoro partecipano anche un rappresentante regionale e uno di Unioncamere.

Le commissioni territoriali saranno istituite presso ciascun ufficio scolastico regionale: alle commissioni saranno indirizzati, entro 30 giorni e per il tramite della scuola, i reclami contro eventuali sanzioni agli studenti per l’infrazione dei doveri previsti dalla Carta o dal percorso formativo di alternanza assegnatogli. A richiedere una modifica della composizione della commissione era già stato anche il Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi) proponendo di integrarla con un dirigente scolastico.

Le regioni, inoltre, nel dare il via libera alla Carta hanno ribadito “la necessità di chiarire che le risorse per far fronte al trasporto degli alunni disabili che partecipano ai percorsi di alternanza siano a carico delle risorse destinate all’alternanza scuola lavoro di cui al comma 39 dell’art. 1 della legge 107/2015”.

Le regioni ribadiscono che le spese per il trasporto degli studenti disabili in alternanza debba rientrare nei 100 mila euro annui che la Buona Scuola ha dedicato per questi percorsi di scuola-lavoro.

Anci (associazione nazionale comuni italiani) e Upi (unione province italiane) chiedono l’eliminazione del riferimento al supporto organizzativo degli enti locali per i percorsi di alternanza specifici per gli alunni disabili, che spettano alle regioni, poiché la normativa è cambiata e oggi l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità è attribuita alla regione a decorrere dal 1° gennaio 2016 (art. 1, comma 947, legge 208/2008). Ed anche il Cspi aveva insistito per modificare il testo su questo punto.

Al contrario, per la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, la Carta “rappresenta un elemento di forte qualificazione dei percorsi scuola-lavoro” e sarà resa operativa da una nuova piattaforma informativa dedicata all’alternanza offrendo, tra l’altro, ai ragazzi “la possibilità di segnalare eventuali problematiche, nonché di valutare l’esperienza fatta”.

Mentre il sottosegretario all’istruzione Vito De Filippo sottolinea l’attenzione che c’è nella Carta ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi in cui si svolgono le attività lavorative. La Carta sarà ora inviata al Consiglio di Stato.

L’obiettivo del Miur è vararla a settembre, mentre entro fine anno saranno organizzati gli Stati Generali dell’alternanza.

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