Alle elementari si parla del popolo Saharawi. Deputato leghista: ‘Ripugnante indottrinamento di alunni’

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Nel gran parlare e operare per una scuola dell’inclusione, in una scuola elementare di Pisa è scoppiata una polemica dal sapore politico aspro. 

La visita di una mediatrice culturale straniera ha suscitato le ire di Edoardo Ziello, un 26enne deputato leghista.

Sulla sua pagina facebook ha scritto questo post: “Alla scuola primaria Collodi di Pisa è andato in scena un ripugnante episodio di indottrinamento a danno dei giovani alunni. Stavolta il tema scelto dagli indottrinatori è stato quello dell’accoglienza. Una mediatrice culturale, di origine algerina, ha cercato di inculcare nelle menti, giovani e ingenue, degli studenti quanto sia bella l’accoglienza e quanto siano cattivi quelli che vogliono limitare e regolamentare il fenomeno migratorio“.

Come riportato sul sito del Fatto Quotidiano, che pubblica anche la foto del post, la donna  di origine algerina era intervenuta a spiegare, ai bambini, in un progetto interculturale portato avanti dalla scuola, la bellezza dell’accoglienza, parlando del popolo Saharawi. 

Immediatamente dopo, il dirigente scolastico ha lanciato una sottoscrizione straordinaria di fondi per sostenere alcuni progetti e ha replicato: “Una nostra attività didattica diventa un caso politico: basta trasformare una volontaria di Latignano venuta in classe a parlare del popolo Saharawi in un’oscura sobillatrice di origine algerina, un’attività di intercultura in un indottrinamento politico

Anche gli insegnanti dell’Istituto comprensivo promotore dell’incontro,  hanno preso posizione:  “La scuola è usata, da troppo tempo, come palcoscenico ideale per certi enti o individui faziosi che amano propagandare le proprie idee politiche malsane, attraverso la buonafede delle giovani generazioni“.

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