Albi regionali? Non detto che ci si arrivi. Pronti incentivi per i più meritevoli

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dp – Un sostanziale passo indietro quello del Ministro che ha rilasciato a Panorama una dichiarazione mettendo in dubbio le richieste di Lega e Formigoni. "La Lega chiede gli albi regionali – ha affermato la Gelmini – ma non è affatto detto che ci si arrivi. Non vogliamo una scuola regionalizzata". Pù certezze per quanto riguarda gli incentivi ai docenti, aumenti in busta paga per i meritevoli.

dp – Un sostanziale passo indietro quello del Ministro che ha rilasciato a Panorama una dichiarazione mettendo in dubbio le richieste di Lega e Formigoni. "La Lega chiede gli albi regionali – ha affermato la Gelmini – ma non è affatto detto che ci si arrivi. Non vogliamo una scuola regionalizzata". Pù certezze per quanto riguarda gli incentivi ai docenti, aumenti in busta paga per i meritevoli.

Come prenderanno i leghisti e i leghisti dell’ultima la notizia che il Ministro ha messo in dubbio l’approdo ad una regionalizzazione della gestione del personale docente?

Ricordiamo che sia la lega, che ha presentato un DDL nel quale si vuole regionalizzare l’accesso alla professione insegnanete attraverso albi regionali aperti ai possessori di certificato di residenza della regione nella quale si aspira ad insegnare, sia l’amministratore della regione Lombardia, Formigoni, che aspira a graduatorie regionali (ma senza certificato di residenza) e chiamata diretta dei presidi, hanno sollevato un vespaio su quello che sarà il futuro dell’arruolamento dei docenti. Un nodo che coinvolge migliaia di docenti attualmente iscritti nelle graduatorie e migliaia di aspiranti che attendono l’avvio della nuova formazione e del nuovo sistema di reclutamento.

Quale sarà il futuro del nuovo sistema di reclutamento? Per rispondere con le parole del Ministro, non è affatto detto che si arrivi a degli albi regionali, contraddicendo anche se stessa (Gelmini, graduatorie regionali a partire dal 2011)

Maggiore chiarezza invece per quanto riguarda la promessa del Ministro fatta alla vigilia della presentazione del piano dei tagli, cioè la distribuzione di parte dei risparmi ai docenti meritevoli.

Di certo sappiamo che il premio sarà intorno ai 5000 euro annui in busta paga (lordi ovviamente) e che riguarderà più o meno il 40 per cento degli insegnanti, quantificabile in circa 150.000 persone.

Scarse sono invece le certezze relativamente alle modalità di "calcolo" del merito. Quali insegnanti saranno premiati? Si istituirà un metro che valuti le pubblicazioni, l’impegno burocratico o l’impegno didattico?

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