Al bullismo c’è rimedio. I consigli di Telefono Azzurro

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Nel rapido susseguirsi di episodi di bullismo, sia all’interno delle scuole contro i docenti o fra studenti, sia all’esterno delle scuole, si torna a puntare il dito contro l’assenza di quel patto educativo famiglia-scuola. 

Fra i primi a preoccuparsi delle derive comportamentali dei ragazzi è stato Telefono Azzurro con un dossier già pubblicato su Orizzonte Scuola.

Il dossier fotografa una serie di dati molto interessanti analizzando il verificarsi del fenomeno per fasce di età e per collocazione geografica. Non si è limitato a questo.

Il booklet “A prova di bullo” sul sito azzurro.it contiene soprattutto “La Guida per i genitori per informarsi bene e agire al meglio”.

Vale la pena ricordare alcuni dei consigli che partono con questa premessa: “Gli atti di bullismo non scaturiscono da una sola causa, ma da un insieme di fattori diversi”. E prosegue con qualche raccomandazione.

Per i genitori dei Bulli

Sebbene sia normale che vi sentiate delusi e amareggiati nell’apprendere che vostro figlio sia direttamente coinvolto in una situazione di bullismo, provate a mantenere la calma, e prendetevi del tempo per riflettere su come intervenire in modo concreto:

Spiegate con tranquillità a vostro figlio che quello che sta facendo è scorretto.

• Cercate di spiegare a vostro figlio che è il suo comportamento, non lui in sé, che va condannato e corretto.

• Analizzate attentamente la situazione: discutete con vostro figlio dei segnali e delle conseguenze del bullismo e chiedetegli come si sentirebbe se dovesse subire lo stesso trattamento da parte di altri. A volte i ragazzi non si rendono conto che il loro comportamento si connota come bullismo.

Spiegate a vostro figlio come pensate di agire, se ad esempio intendete allertare la scuola, e come vi aspettate che lui si comporti (ad esempio che si scusi con la persona che ha infastidito o aggredito o che gli scriva una lettera).

• Assicuratevi che vostro figlio disponga di tempo e di spazi adeguati per ragionare con voi sul proprio comportamento.

Prevenzione_Consigli per i genitori

Condividete le vostre preoccupazioni con la scuola, e chiedete loro di tenere d’occhio vostro figlio, facendo però attenzione ad essere discreti.

Segnalate il bullo ad un insegnante o al Dirigente Scolastico.

A prescindere da come deciderete di agire, è consigliabile definire con vostro figlio un piano d’azione comune, condividendo con lui tutte le misure che adotterete per far fronte al bullo e migliorare la situazione.

• Dite al ragazzo di non reagire: è esattamente quello su cui il bullo conta.

• Tenete un registro: raccogliete quante più informazioni possibile riguardo a quanto avviene e al bullo, così da poter esaminare al meglio la situazione. Se le molestie avvengono online, raccogliete prove fotografando, stampando e copiando le schermate dei messaggi incriminanti.

Cercate aiuto: a volte, oltre a chiedere l’aiuto dei genitori, i ragazzi potrebbero sentire il bisogno di rivolgersi a persone terze. In questi casi, l’aiuto di uno psicoterapeuta esperto può essere prezioso. È quindi importante che vostro figlio sappia a chi può chiedere un aiuto.

Ampliate il campo di amicizie e interessi di vostro figlio: incoraggiate vostro figlio a sviluppare amicizie al di fuori della sfera scolastica, e a partecipare ad attività che aiutino a rinforzarne l’autostima e la consapevolezza di sé (come ad esempio recitazione, danza, arti marziali, sport di squadra, associazioni giovanili di quartiere).

Aiutate vostro figlio a coltivare le proprie competenze affettive e socio-relazionali: aiutatelo, ad esempio, a lavorare sulle sue capacità di reazione e di ripresa, a trarre lezioni dagli ostacoli che incontra nella vita quotidiana, a fronteggiare circostanze sfavorevoli e a sviluppare strategie di risposta efficaci.

Allertate la Polizia: se l’aggressione assume caratteristiche più gravi e allarmanti, degenerando ad esempio in episodi di violenza, ricatto o tentata estorsione, o sfociando in episodi di autolesionismo o di tentato suicidio, non esitate a rivolgervi alle autorità locali di Polizia.

Partecipate alle attività scolastiche volte a contrastare il bullismo.

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