Aggiornamento terza fascia: crollo del Diploma di specializzazione e dei Master accademici. Lettera

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Inviata da Andrea Innocenzi – Buongiorno, sono un docente di scuola secondaria di I grado e scrivo in seguito alla bozza uscita nei giorni scorsi sull’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia.

Il riferimento in particolare va alla valutazione dei titoli culturali e di servizio, totalmente rivoluzionati rispetto al triennio precedente. Come mai un diploma universitario di specializzazione post-lauream (Archeologia, Antropologia, Fisica, Biologia etc…), molto simile per importanza al Dottorato di Ricerca, viene svalutato da 6 punti a 1,5 punti? Ebbene, per chi
non ne fosse a conoscenza, titoli di questo genere constano di un concorso d’ammissione, di un iter di almeno due anni e di una tesi valutativa finale.

Non è quindi assolutamente paragonabile alle varie certificazioni informatiche e linguistiche che spesso lo stesso Ministero mette a disposizione accreditando Enti delle più svariate tipologie, tanto più se, secondo quanto si legge dalla tabella, le certificazioni linguistiche B2, che si acquisiscono solo dopo qualche mese di studio, triplicano il proprio punteggio rispetto agli anni passati.

Se poi consideriamo il Quadro Europeo delle Qualificazioni (EQF), chiunque può verificare che nell’ultimo e ottavo livello i diplomi di specializzazione pluriennali risultano citati proprio insieme ai Dottorati di ricerca
(che continuano ad essere valutati 12 punti), ai Diplomi accademici di formazione alla ricerca, ai Master universitari di II livello, ai Diplomi Accademici di specializzazione, ai Diplomi di perfezionamento o master
(che addirittura passerebbero da 3 a 0,5 punti).

Per concludere questa disamina, è necessario sottolineare come le scuole di specializzazione (alla stregua dei Dottorati) abbiano il merito di formare professionalità portatrici di conoscenze trasversali, il cui contributo offre senz’altro ulteriori spunti ai contenuti dei programmi scolastici; per questi motivi, il punteggio andrebbe piuttosto incrementato e non miseramente ridotto.

Detto questo io, così come altri docenti, ci auspichiamo dei ripensamenti in positivo o almeno una riconferma dei punteggi del passato triennio.

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