Aggiornamento graduatorie permanenti, per M5S aggiornamento subito, per Lega 2020- Anief, maggioranza spaccata

WhatsApp
Telegram

Comunicato Stampa ANIEF – Le GaE della scuola rischiano di far dividere il Governo: se la Lega chiede di aggiornarle nel 2020, il M5S chiede che vangano aggiornate subito, quindi già nel prossimo mese di marzo

“Vogliamo il rispetto delle regole per la data di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento degli insegnanti, non siamo per alcuna proroga come invece previsto nell’emendamento situato nel Dl Semplificazioni in discussione al Senato”, hanno scritto i deputati in una nota. “Il Movimento 5 Stelle è per il rispetto delle regole”, hanno detto i pentastellati della VII Commissione della Camera.

Perché “in questo momento se non venisse fatto l’aggiornamento, verrebbe attuato uno scorrimento delle graduatorie su una fotografia scattata negli ultimi tre anni, quindi non veritiera”. Il rischio che noi vogliamo assolutamente scongiurare è quello di creare nuove discriminazioni. È invece necessario garantire la giusta meritocrazia per le future immissioni in ruolo”, abbandonando, hanno concluso i deputati del M5S, “i vecchi sistemi della politica e modificare questa norma il prima possibile”, hanno concluso i deputati

La posizione del M5S, che si oppone all’emendamento dei relatori al ddl, appare davvero saggia. Tanto è vero che anche Anief si è fatta da tramite per ripresentare nello stesso testo del dl Semplificazioni, che lunedì arriverà in Aula al Senato, un emendamento per far cadere ogni tentativo di proroga delle GaE al 2020. Perché, ricordiamo, l’ultimo aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento risale al 2014: previsto per il triennio 2014/17, è stato infatti prorogato di un anno, attraverso la Legge 25 febbraio 2016 n. 21. Un’altra proroga, ora consentirebbe il riallineamento degli aggiornamenti delle graduatorie, operando nello stesso anno sia quello delle graduatorie ad esaurimento sia quello delle graduatorie di istituto, dalla prima alla terza fascia. I promotori dell’iniziativa, ha spiegato la stampa specializzata, prevedono un “risparmio di spesa per le segreterie scolastiche e gli uffici Scolastici, ma non è difficile scorgere dietro questa scelta anche il tentativo di “cristallizzare” una situazione molto delicata”.

“Alludiamo – continua Orizzonte Scuola – in particolare alle graduatorie ad esaurimento di infanzia e primaria, nelle quali i docenti inseriti con riserva attendono l’esito dell’Adunanza Plenaria del 20 febbraio e dell’udienza della Corte di Cassazione del 12 marzo. L’eventuale aggiornamento del 2019, con la possibilità di cambiare provincia per i docenti già inseriti nelle graduatorie, potrebbe infatti mettere a dura prova il bando del concorso ordinario per infanzia e primaria che dovrebbe essere emanato a breve. L’intenzione del Ministero è invece quello di puntare ad un bando con numeri realistici, in modo da assicurare la cattedra ai vincitori di concorso nell’arco di durata della graduatoria”.

Per Anief, le esigenze di cassa del Ministero dell’Istruzione non possono sovrastare quelle degli alunni e dei loro insegnanti. Il giovane sindacato conosce bene i vantaggi che deriverebbero dall’aggiornamento immediato delle Graduatorie ad esaurimento: il cambio di provincia dei candidati, sulla base dei posti vacanti e disponibili, oltre che l’assunzione di quelli già inseriti.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, rammenta che “la scorsa estate ben oltre la metà delle cattedre destinate alle immissioni in ruolo, quasi 33 mila su 57 mila autorizzate, sono andate deserte proprio per via della mancanza di aspiranti docenti nelle GaE. Per il sostegno, poi, si è toccato il fondo: sono state accordate appena 1.600 immissioni in ruolo, dinanzi a circa 13 mila previste. Con l’aggravante che i docenti abilitati su disciplina e specializzati per il sostegno ci sono, ma rimangono ‘congelati’ nelle graduatorie d’istituto. Ecco perché diamo il nostro pieno sostegno a questa presa di posizione del M5S, perché un’altra proroga porterebbe solo di nuovo migliaia di cattedre deserte. E per questo motivo abbiamo fatto ripresentare un emendamento specifico per cassarla”.

Il giovane sindacato prosegue la battaglia, nel frattempo, anche in tribunale, chiedendo l’applicazione in Italia della Direttiva 1999/70/CE, creata da Bruxelles proprio per contrastare l’abuso di precariato nei Paesi membri. Nelle passate settimane, pure l’avvocato generale Szpunar della Curia europea si era detto d’accordo con le tesi della Commissione UE e del docente ricorrente Rossato, il quale, una volta assunto in ruolo, chiedeva giustamente il risarcimento per la reiterazione ingiustificata dei contratti a termine. Il tutto, in attesa degli esiti della sentenza C-331/17 Sciotto, della Corte di Giustizia Europea il 25 ottobre scorso, la quale andrà a verificare la liceità della conversione automatica dei contratti da tempo determinato in indeterminato se il rapporto di lavoro perdura oltre 36 mesi anche non continuativi su posto libero.

Anief, pertanto, invita il personale precario a pre-aderire al ricorso gratuito per il personale di ruolo interessato ad ottenere dalle due alle dodici mensilità di risarcimento in caso di pronuncia conforme della Corte di giustizia e di superamento delle sentenze della Corte suprema italiana. Per aderire vai sul Portale Anief. Inoltre, Anief continua la battaglia giudiziaria per l’immissione in ruolo per chi ha svolto almeno 36 mesi di supplenze su posto vacante e disponibile, ed è ancora precario: gli interessati possono consultare il portale Anief.

WhatsApp
Telegram