Addio badge per gli statali, presenza con impronte digitali

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E’ questa una delle novità del DDL Concretezza con il quale il Ministro Giulia Bongiorno propone la riforma della Pubblica Amministrazione.

Badge in soffitta

La rilevazione delle presenze dovrebbe essere svolta tramite riconoscimento facciale, dell’iride, o delle impronte digitali. Un modo per stanare i cosiddetti “furbetti del cartellino”.

Nel testo del decreto si legge: “ Ai fini della verifica dell’osservanza dell’orario di lavoro, le amministrazioni pubbliche […], introducono sistemi di identificazione biometrica e di videosorveglianza in sostituzione dei diversi sistemi di rilevazione automatica, attualmente in uso “.

Per la scuola

Ai Corpi di polizia, ai vigili del fuoco, al comparto della scuola e dell’università, si legge nel disegno di legge, «si applica la normativa del settore».

La rilevazione della presenza in servizio da parte dei docenti non è obbligatoria con badge.

Secondo la Corte Costituzionale il rispetto dell’orario delle lezioni è attestato unicamente dalla firma del registro di classe , costituendo peraltro dotazione obbligatoria di ciascuna classe facente fede erga omnes, quale attestazione di verità, dell’attività svolta in classe dall’insegnante.

il Contratto prevede l’obbligo per il personale ATA di adempiere alle formalità previste per la rilevazione delle presenze, mentre analogo obbligo non è previsto per il personale docente ed educativo.

Attualmente, quindi, non esiste per i docenti una norma contrattuale che li obblighi ad avere un cartellino/ badge elettronico.

Non è comunque da escludere che l’introduzione del cartellino/budge elettronico per i docenti e il personale educativo possa essere definito in sede di contrattazione di istituto.

Rilevazione orario badge elettronico non è obbligatoria per docenti ed educatori. Può essere però materia di contrattazione di istituto

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