Abilitati TFA ordinario ricevuti in VII Commissione Cultura: apertura alla richiesta di distinzione tra i percorsi TFA e PAS

Di Lalla
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red – Ieri una delegazione degli abilitati con TFA ordinario ha sottoposto a 11 componenti della Commissione Cultura le problematiche contingenti e future: dalla risposta negativa del Ministro all’ingresso in Graduatoria ad esaurimento, alla proposta di "elenco prioritario" per l’assegnazione di supplenze nell’a.s. 2013/14, alla richiesta di distinzione di "graduatoria o perlomeno di fascia" nei confronti dei colleghi che acquisiranno l’abilitazione con il Percorso Abilitante Speciale, che non prevede prove di selezione ma l’accesso per i requisiti di servizio.

red – Ieri una delegazione degli abilitati con TFA ordinario ha sottoposto a 11 componenti della Commissione Cultura le problematiche contingenti e future: dalla risposta negativa del Ministro all’ingresso in Graduatoria ad esaurimento, alla proposta di "elenco prioritario" per l’assegnazione di supplenze nell’a.s. 2013/14, alla richiesta di distinzione di "graduatoria o perlomeno di fascia" nei confronti dei colleghi che acquisiranno l’abilitazione con il Percorso Abilitante Speciale, che non prevede prove di selezione ma l’accesso per i requisiti di servizio.

Il comunicato del Gruppo Facebook Tieffini per inserimento in GaE

Alle ore 15:30 di giovedì 8 agosto una delegazione di docenti abilitati del TFA, venuti in Piazza Monte Citorio in un centinaio per il sit-in, è stata ricevuta a colloquio da 11 membri della VII Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati.

All’incontro erano presenti: gli onorevoli Coscia e Ascani del PD, Centemero (PDL), Gallo, Marzana, Chimienti e Brescia (M5S), Santerini (Scelta Civica), Giordano e Costantino (SEL), Di Lello (Gruppo Misto PSI). La delegazione di tieffini ha potuto esporre il contenuto della risoluzione atta a riconoscere il valore concorsuale del titolo di abilitazione conseguito tramite il TFA, utile quindi all’immissione in ruolo per scorrimento tramite il canale delle GaE.

È stata sottoposta all’attenzione della Commissione, infatti, la validità e la qualità di un percorso formativo che ha contemplato, come suo carattere distintivo, la valutazione delle pratiche didattiche durante il tirocinio svolto in classe e valutato da tutor disciplinari selezionati dalle università.

Si è pertanto chiesto di rispettare la Direttiva comunitaria 36/2005 che sancisce l’equipollenza dei titoli di abilitazione conseguiti nei Paesi UE, ponendo fine alla discriminazione perpetrata dal D.M. 572/13 con l’integrazione di altre figure professionali aventi un titolo in tutto e per tutto equivalente (Riservisti congelati SSIS e Abilitati UE) ed equiparando, quindi, tali posizioni giuridiche nel riconoscimento di quel medesimo valore concorsuale che permette l’assunzione in ruolo ai sensi dell’art. 97 della Costituzione.

Per quanto concerne la distinzione tra i percorsi TFA e PAS, la delegazione ha avuto modo di illustrare le differenze sostanziali che potrebbero e dovrebbero scaturire da un’attribuzione del valore concorsuale sia per quanto concerne la prova di esame finale, che nel caso dei TFA ha contemplato anche la discussione di una relazione conclusiva sull’esperienza di tirocinio, mentre per i PAS, essendo esentati dalla pratica di tirocinio, sarà necessariamente di natura diversa, sia, e soprattutto, per quanto riguarda le prove selettive di accesso. Tale differenza, si è perciò concluso, andrebbe tradotta in termini di distinzione di graduatoria o perlomeno di fascia, riconoscendo quel criterio meritocratico che già alcune sentenze del TAR hanno affermato di recente.

La delegazione ha poi sollecitato la Commissione ad indirizzare il Governo verso una decretazione d’urgenza, che permetta, tramite l’istituzione di elenchi prioritari provinciali gestiti dagli USP (sul modello strutturale dell’ex ’salva precari’), di assegnare le eventuali cattedre vacanti e le supplenze temporanee in via prioritaria agli abilitati del TFA, in modo da riconoscere il diritto alla fruibilità immediata del titolo, prima di ricorrere alle chiamate dalla terza fascia delle GI.

Si è infine presentata la duplice questione degli idonei alle prove e dei vincenti su più classi di concorso appartenenti ad ambiti disciplinari diversi, chiedendo la loro ammissione in sovrannumero alla frequenza del secondo ciclo del TFA, sulla base del diritto di congelamento concesso alla SSIS dall’art. 15 del D.M. 249/10.

Attenzione è stata posta anche alla situazione sperimentale dei futuri abilitati della classe A077, che hanno inaugurato il nuovo modello di laurea magistrale con tirocinio formativo annesso come anno supplementare, richiedendo la loro immissione con riserva in occasione della futura riapertura delle graduatorie.

Si è inteso, inoltre, sfatare la mistificazione operata dal Ministro Carrozza, durante la risposta alle interrogazioni parlamentari del giorno precedente, tendente a identificare negli abilitati del TFA i giovani neolaureati privi di esperienza e a contrapporli ai docenti esperti con anzianità di servizio che fruiranno dei PAS. Tra gli abilitati del TFA, infatti, la maggior parte è composta da insegnanti con anni di servizio alle spalle, che hanno semplicemente, a differenza di altri colleghi, superato delle prove concorsuali di accesso o hanno, addirittura, preferito cimentarsi invece di attendere i percorsi abilitanti speciali.

È stato espresso in ultimo scetticismo sia di fronte alla promessa di un reclutamento fondato su concorsi a cadenza regolare, sia nei confronti dei numeri dei posti annunciati per il secondo ciclo del TFA ordinario (29000) dal inistro, essendosi dimezzati i pensionamenti (10860) e dovendo provvedere a breve a stilare nuove graduatorie di merito per le nuove figure di idonei, ossia i vincitori senza cattedra di un concorso a cattedra.

Al termine degli interventi effettuati dalla delegazione, gli onorevoli hanno effettuato i loro interventi individuali:

  • l’on. Ascani, pur riconoscendo la necessità di avvalorare il merito del conseguimento del titolo di abilitazione al termine di un percorso formativo impegnativo e selettivo, ha altresì espresso la sua contrarietà alla riapertura delle GaE, considerandola come un errore che porterebbe alla creazione di nuovo precariato;
  • l’on. Costantino ha espresso solidarietà e comprensione verso la causa degli abilitati del TFA, manifestando la sua attenzione e il suo favore nei confronti delle richieste espresse nel testo di risoluzione;
  • l’on. Centemero ha ribadito la passata contrarietà del suo partito al provvedimento istitutivo dei PAS, riconoscendo il diritto all’inserimento dei tieffini nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto e alla distinzione giuridica rispetto all’abilitazione PAS;
  • l’on. Santerini ha auspicato la risoluzione della nostra problematica ai fini di un rilancio della formazione degli insegnanti in termini di qualità didattica, dimostrandosi favorevole ad una distinzione tra TFA e PAS;
  • l’on. Chimienti ha dimostrato di comprendere e condividere le nostre ragioni, essendo lei stessa un’abilitata del TFA e conoscendone perciò l’importanza e la validità del percorso, e ha annunciato la deposizione della sua interrogazione parlamentare sull’equiparazione dei titolo TFA e SSIS che verrà discussa a settembre;
  • l’on. Gallo ha denunciato il succedersi di politiche contrastanti nella formazione e nel reclutamento dei docenti, che hanno finito per generare una situazione di diffuso precariato e di ’guerra tra poveri’ che coinvolge diversi profili di insegnanti;
  • l’on. Coscia ha delineato il quadro di una complessa stratificazione di normative e di conseguenti figure professionali nel mondo scolastico, ricordando tuttavia la risoluzione approvata in marzo dalla Commissione, con cui si stabiliva una differenziazione di punteggio tra gli abilitati TFA e quelli PAS. Per quanto concerne la spendibilità immediata del titolo, l’onorevole ha manifestato la possibilità di ascoltare in audizione il Governo;
  • l’on. Giordano ha dichiarato la sua volontà di richiedere un’audizione in VII Commissione al Ministro, cui possa partecipare anche una delegazione di abilitati del TFA per inizio settembre.
  • Gli onorevoli Di Lello e Giordano ci hanno portato a conoscenza, poi, che la risoluzione verrà estesa e firmata anche da SEL.
  • L’on. Di Lello ha, infine, espresso la necessità di tornare ad investire nella scuola e di valorizzare figure di insegnanti meritevoli con l’attribuzione di un canale di immissione in ruolo come le GaE.

Se i deputati della VII Commissione sono sembrati concordi sulle necessità di risolvere la questione degli abilitati del TFA e di attestarne una distinzione rispetto alle abilitazioni dei PAS, d’altro canto sono emerse diverse modalità atte a perseguirle.

Alla soluzione della differenza di punteggio palesata dalle deputate del PD e della coalizione di maggioranza in genere, si è contrapposta la proposta di una distinzione di fascia o di graduatoria avanzata da chi sostiene la risoluzione 7/00076.

Dal nostro punto di vista abbiamo ribadito la necessità che la seconda fascia delle Graduatorie d’istituto non diventi un travasamento indistinto della ex terza fascia, oramai chiusa ai neo-laureati per decreto. Crediamo infatti, e lo abbiamo affermato più volte durante il colloquio, che il semplice requisito di servizio non sia indice di per sé di un saper insegnare, come pare invece affermare l’esenzione dei PAS dal Tirocinio. Nonostante l’esperienza pregressa, molti neo-abilitati, infatti, hanno dovuto riconoscere, durante la frequenza di questo tirocinio formativo attivo, la necessità di sviluppare una consapevolezza nella progettazione degli interventi didattici e una padronanza nella gestione delle metodologie e dei processi valutativi atti a stimolare la motivazione all’apprendimento degli studenti che il semplice servizio non aveva mai fornito loro.

Abbiamo perciò caldeggiato l’approvazione della risoluzione 7/00076 atta a sancire il riconoscimento del merito di un titolo che richiede un valore concorsuale valido ai fini del reclutamento, sottolineando parallelamente la necessità di investire nell’assunzione del personale scolastico, promuovendo un piano di assorbimento delle GaE che di qui ad un quinquennio possa condurre al riavvicinamento tra il momento della formazione e quello del reclutamento, come peraltro prescritto dalle procedure comunitarie nei nostri confronti che hanno più volte denunciato la reiterata copertura precaria di parte dell’organico strutturale allo svolgimento del servizio
scolastico.

Il Gruppo di tieffini per l’inserimento in GaE intende perciò promuovere una nuova mobilitazione unitaria dei docenti abilitati del TFA in occasione dell’audizione del Ministro presso la VII Commissione che dovrebbe tenersi entro la prima metà di settembre, dopo la ripresa dei lavori parlamentari.

Blog: http://tfaordinario.blogspot.it/

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