Gli abilitati del TFA ordinario ai sindacati: come ci tutelate?

Di Lalla
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red – Alcuni degli 11.000 abilitati, riuniti nella sigla "Comitato TFA ordinario", si rivolgono ai sindacati alla ricerca di risposte sulla loro collocazione professionale. La normativa prevede infatte l’iscrizione in II fascia delle graduatorie di istituto dall’a.s. 2014/15 ed un ipotetico concorso a cattedra per l’immissione in ruolo. Ma sono le Graduatorie ad esaurimento, blindate a nuovi ingressi dalla Legge 296/06, a costituire la maggiore attrattiva.

red – Alcuni degli 11.000 abilitati, riuniti nella sigla "Comitato TFA ordinario", si rivolgono ai sindacati alla ricerca di risposte sulla loro collocazione professionale. La normativa prevede infatte l’iscrizione in II fascia delle graduatorie di istituto dall’a.s. 2014/15 ed un ipotetico concorso a cattedra per l’immissione in ruolo. Ma sono le Graduatorie ad esaurimento, blindate a nuovi ingressi dalla Legge 296/06, a costituire la maggiore attrattiva.

La lettera

"Sicuramente conoscerete la storia recente della formazione e del reclutamento degli insegnanti, sicuramente avrete sentito parlare dei famigerati TFA, della rigida programmazione volta a non creare nuove sacche di precariato, dei posti concessi col contagocce, Ateneo per Ateneo, sarete sicuramente informati su tante cose, ragion per cui vi risparmiamo il noioso elenco che ne verrebbe fuori.

Una cosa, però, ve la vogliamo ricordare. Vi vogliamo ricordare che un paio di anni fa non avete mancato di informarci circa i numerosi corsi a pagamento, in presenza e on line, che avevate organizzato per aiutarci nella preparazione della durissima selezione.

Bene, perché poi non vi abbiamo più sentito. Non vi abbiamo sentito durante lo svolgimento delle prove, durante il corso, durante gli esami finali e non vi abbiamo sentito neanche ad abilitazione conseguita.

Vi abbiamo visti difendere a spada tratta i PAS e su questo non stiamo a sindacare, non vogliamo dichiarare guerra a nessuno, anche perché siamo convinti che avete le vostre buone ragioni -non vogliamo credere come qualche malizioso afferma che siano ragioni meramente numeriche (noi siamo solo poche migliaia, loro molti di più) – ma vogliamo sapere perché, ora che siamo abilitati, ora che stiamo subendo un’ingiustizia impossibile da concepire per un Paese moderno e civile, nessuno, ma proprio nessuno abbia alzato la mano per dire: scusate???? Ma vi ricordate che ci sono anche loro???

A questo punto, vogliamo farvi una serie di domande per farvi riflettere e per capire se possiamo ritenerci tutelati e se valga la pena rinnovare le nostre tessere o strapparle non appena avremo la fortuna di poter lavorare.

Ritenete sia giusto che un congelato SSIS abilitato con il TFA sia entrato direttamente in GAE a luglio scorso e tutti gli altri no? Credete che possa dirsi un trattamento equo?

Ritenete sia giusto che un abilitato debba posizionarsi in II fascia delle Graduatorie di Istituto ad attendere eventuali concorsi futuri mentre i nostri colleghi entreranno di ruolo da GAE?

Ritenete sia giusto dirci che dobbiamo accontentarci delle briciole degli incarichi annuali e delle supplenze che i fortunati in GAE ci vorranno lasciare ogni anno?

Ritenete sia giusto che il prossimo aggiornamento delle GAE comporterà la possibilità di cambiare provincia, con tutte le conseguenze che voi ben sapete, ma non consentirà l’ingresso ad 11.000 (non centinaia di migliaia) abilitati con punteggi tali da non impensierire nemmeno l’ultimo in graduatoria.

Ritenete sia giusto che chi è stato bocciato agli esami di ammissione al TFA o se n’è stato fermo ad aspettare mentre noi sudavamo sui libri si trovi a giugno prossimo le graduatorie spalancate mentre noi siamo rimasti per un anno intero in una sorta di Limbo indefinito?

Crediamo di meritarci una risposta, una da ciascuna delle sigle sindacali che hanno avuto la nostra fiducia e vorremmo poter dire di credere ancora che il sacrificio serve a qualcosa. Sappiate solo che abbiamo investito tempo e denaro calcolando il nostro investimento su Graduatorie ad esaurimento aventi una certa fisionomia ed una certa consistenza e sulla certezza che nessuno in Italia si sarebbe più potuto abilitare senza selezione. Ora che abbiamo dato, ci guardiamo intorno e non troviamo più nessuna di quelle certezze.

Attendiamo fiduciosi una vostra risposta"

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