A settembre possibile riapertura anno scolastico con didattica a distanza. Azzolina conferma, “piano già pronto”

coronavirus

Non è uno scenario fantascientifico quello di una apertura in modalità didattica a distanza per il 2020/21. Ci sarebbero tutti i sentori in quella “fase 2” dell’emergenza che potrebbe significare per le scuole ancora chiusura.

In cosa consisterà la fase 2?

Si tratta di un piano ancora da delineare nei dettagli, ma già qualche idea circola tra gli esperti. Si tratterà di una lenta riapertura delle attività e di ritorno alla normalità, ma durante la quale sarà necessario “convivere col virus”.

Con molta probabilità, indossare mascherine e guanti sarà una regola. Ieri lo scienziato Burioni ha affermato che con le mascherine dovremo conviverci per un po’. Altra questione riguarderà le distanze, con le quali sarà necessario prendere confidenza durante una lunga “fase 2”.

Fase 2 e scuola

Di certo è che se l’emergenza dovesse perdurare le scuole sarebbero le prime imputate, non potendo garantire la sicurezza richiesta. Basti pensare alle aule che non consentono di certo una distanza di un mentre tra un alunno ed un altro o tra gli studenti e il docente, mentre il Ministro ha già affermato che non si tornerà in classe con le mascherine.

L’unica soluzione è quindi quella della didattica a distanza, per la quale al Ministero si sta lavorando alacremente. Da un lato dando indicazioni ben precise sulla sua “esecuzione”, dall’altro trasformandola in un servizio da garantire per gli studenti (al meno secondo quanto contenuto nella bozza di decreto che probabilmente sarà varanto quest’oggi). Infine, fornendo aggiornamento e contenuti a scuole e docenti.

Le parole del Ministro

E’ stato lo stesso Ministro ad aver confermato la possibilità di un prosieguo della DaD in autunno, ieri, durante la trasmissione “Che tempo che fa”.

“E’ previsto un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si riproponesse il problema virus anche in autunno?” ha chiesto Fazio. “E’ uno degli scenari a cui stiamo pensando”, ha risposto Lucia Azzolina. “Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari”.

Così, se da un lato il Ministro ha ribadito che le scuole non riapriranno se non ci sarà certezza per la salute e il virologo Burioni, ospite da Fazio, ha risposto che la scelta è politica, la scuola si prepara ad un autunno difficile.

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