Concorso: 24 CFU titolo aggiuntivo, idea piace. Ma punteggio adeguato

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Roberto Carnero in un articolo su Avvenire scrive sulla questione dei 24 CFU previsti dalla legge 107 per poter accedere ai concorsi a cattedra.

L’autore pone l’accento sul fatto che il ministro Bussetti intende togliere il requisito come obbligatorio per renderlo solo accessorio.

Presi in giro dallo Stato

“Se ciò è vero”, afferma Cornero, “l’intenzione del ministro è lodevole, poiché si andrebbe a correggere una stortura. Ma bisogna pensare anche a un altro risvolto, diciamo così, di “pace sociale”. Che cosa proverebbero coloro che con molta fatica (e sborsando anche i quattrini delle tasse universitarie) negli ultimi mesi hanno fatto i salti mortali per ottenere quei benedetti 24 Cfu? Avrebbero l’impressione di aver fatto una fatica inutile e – sostanzialmente – di essere stati presi in giro dallo Stato”.

Valorizziamo con un adeguato punteggio

Ecco che l’autore fa una proposta a questo proposito: “Ci permettiamo perciò di suggerire una soluzione di compromesso, che possa salvare capra e cavoli. Bene togliere il requisito, almeno per chi si sia già laureato, dei 24 crediti aggiuntivi. Chi però li ha sostenuti ha acquisito importanti competenze che ne aumentano la professionalità. È, questo, un fatto innegabile. Dunque che tale requisito, per quanto “accessorio”, venga adeguatamente valorizzato in termini di punteggio, in modo che possa segnare, quanto alla posizione in graduatoria, una differenza che oggettivamente c’è.”

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