Docenti assunti da regioni con mobilità limitata. Chi riguarderà?

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La notizia che conferma quanto anticipato da OrizzonteScuola due settimane fa, arriva da “IlFattoQuotidiano.it” che ha visionato la bozza che punta ad una regionalizzazione dell’istruzione.

Secondo quanto riferisce il quotidiano in un articolo dedicato alla questione, l’accordo Stato-Regioni di cui avevamo dato notizia esiste.

In esso si punta alla regionalizzazione dell’istruzione in Veneto e poi in Lombardia. Il quotidiano fa due calcoli, si tratta di 200mila cattedre, un quarto del totale del Paese.

Assunzioni e mobilità

Tra le dirette conseguenze della regionalizzazione così come proposta dalla regione Veneto, ci sarà un vero e proprio stop alla mobilità. Infatti, il Veneto avrà facoltà di assumere propri docenti e, se non sarà impossibile chiedere mobilità fuori regione, saranno previste delle finestre temporali e l’iter sarà più complicato.

Facoltà di scelta

Questa proposta chi riguarderà, i nuovi docenti o anche chi ha già un contratto a tempo indeterminato? Il provvedimento, secondo quanto contiene la bozza veneta, riguarderà i nuovi assunti, ma anche ai “vecchi” sarà data possibilità di passare alle dipendenze della regione. Il vantaggio sarà uno stipendio più alto.

Nulla ancora di definitivo

Si tratta, ci teniamo a ricordarlo, ancora di una bozza che non è ancora giunta alle sedi istituzionali dovute. Essa sarà anche oggetto di trattativa parlamentare.

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