17,69% scuole ha un contenzioso aperto. Presidi lasciati soli dal Ministero e le scuole pagano con fondi propri
red – I dati sono tratti da uno studio fornitoci da una sezione locale della FLCGIL, che ringraziamo. Secondo il campione analizzato, costituito da 537 scuole, il 15% dei contenziosi è legato al pagamento delle funzioni superiori, alla stabilizzazione dei precari, al pagamento delle attività retribuite con fondi dell’istituzione scolastica e alle sanzioni disciplinari.
red – I dati sono tratti da uno studio fornitoci da una sezione locale della FLCGIL, che ringraziamo. Secondo il campione analizzato, costituito da 537 scuole, il 15% dei contenziosi è legato al pagamento delle funzioni superiori, alla stabilizzazione dei precari, al pagamento delle attività retribuite con fondi dell’istituzione scolastica e alle sanzioni disciplinari.
Un dato allarmante deriva dal fatto che il 26,32 % dei contenziosi in atto ha determinato l’emissione, da parte del giudice, di un decreto ingiuntivo che nel 40 % dei casi è stato pagato dalla scuola con fondi propri. Che si traduce con la constatazione dell’errore da parte del Dirigente e la conseguente emissione del risarcimento da parte della scuola. A ciò si aggiunge che nel 55,79 % dei casi il dirigente scolastico è stato incaricato dall’Ufficio Scolastico Regionale di stare in giudizio da solo e rappresentare l’Amministrazione. Prassi che, evidentemente, non porta buoni frutti, con evitabile dispendio di risorse.
I contenziosi che risultano dal minitoraggio del sindacato, relative all’anno 2012-13, riguardano le seguenti tipologie di problematiche:
- contenziosi sulla retribuzione del personale 43,0 %
- contenziosi sullo stato giuridico del personale a tempo determinato 21,5 %
- contenziosi sullo stato giuridico del personale a tempo indeterminato 8,4 %
- contenzioso disciplinare 14,0 %
- contrattazione 2,8 %
- altro 10,3 %
- contenziosi relativi al personale ATA 12,1 %
Le problematiche più diffuse, con una percentuale sul totale fra il 12 % ed il 15 % sono relative al pagamento delle funzioni superiori, alla stabilizzazione dei precari, al pagamento delle attività retribuite con fondi dell’istituzione scolastica e alle sanzioni disciplinari.