15 novembre studenti in piazza contro la Legge di Stabilità

Di Lalla
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Uff. Stampa Rete della Conoscenza – Il 15 novembre, a ridosso del 17 novembre giornata internazionale dello studente la Rete della Conoscenza, l’Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario scenderanno in piazza in tutt’Italia con lo slogan "Stabilità per pochi, precarietà per tutti" lanciando un vero e proprio "ultimatum" al Governo per denunciare la drammatica condizione che i giovani e gli studenti vivono nel Paese, mentre si discute in Parlamento una legge di stabilità che non risolve i problemi sociali ed economici.

Uff. Stampa Rete della Conoscenza – Il 15 novembre, a ridosso del 17 novembre giornata internazionale dello studente la Rete della Conoscenza, l’Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario scenderanno in piazza in tutt’Italia con lo slogan "Stabilità per pochi, precarietà per tutti" lanciando un vero e proprio "ultimatum" al Governo per denunciare la drammatica condizione che i giovani e gli studenti vivono nel Paese, mentre si discute in Parlamento una legge di stabilità che non risolve i problemi sociali ed economici.

"La condizione di precarietà a cui è condannata la nostra generazione è inaccettabile – dichiara Federico Del Giudice, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – la disoccupazione giovanile che supera il 40%, l’assenza complessiva di risorse per il diritto allo studio e le strutture, l’espulsione progressiva di migliaia di giovani dai luoghi della formazione sono facce della stessa medaglia: le politiche di austerity, che in continuità tra in Governi che negli ultimi anni si sono succeduti, affamano un continente intero.

Pretendiamo che nella legge di stabilità – prosegue Del Giudice – si ragioni prima dei diritti delle persone e poi dei vincoli di bilancio imposti dall’UE, che per la prima volta quest’anno riconsegnerà le sue correzioni alla legge proprio il 15 novembre: noi
saremo in piazza perchè crediamo ci sia anche un problema democratico da questo punto di vista."

"Non sono mancate le mobilitazioni nelle scorse settimane – dichiara Alberto Campailla, portavoce di Link – a Roma, Bologna, Torino e Pisa gli studenti hanno occupato spazi abbandonati e i disuso che potrebbero e dovrebbero essere utilizzate per i servizi e per i welfare studentesco: mense, alloggi universitari, biblioteche, semplici spazi di aggregazione sono luoghi che vengono progressivamente chiusi o dismessi per l’assenza di fondi, per i vincoli del patto di stabilità e per i tagli progressivi
maturati in questi anni verso gli enti locali."

"Saremo in piazza per rivendicare un legge nazionale sul diritto allo studio – dichiara Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – nel nostro paese manca da sempre, e con l’impoverimento diffuso che sta provocando la crisi è sempre più difficile potersi permettere di studiare. Una legge nazionale sul diritto allo studio è una misura immediata di dignità che il Parlamento dovrebbe adottare. Non possiamo solo fermarci alle emergenze, vogliamo un vero e proprio reddito
per i soggetti in formazione che garantisca autonomia sociale e familiare come nel Nord Europa"

RETE DELLA CONOSCENZA
UNIONE DEGLI STUDENTI
LINK – COORDINAMENTO UNIVERSITARIO

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