15% in meno di docenti al Sud. Calabria regione record di tagli, ecco perché si emigra

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In 5 anni è sparito il 15% degli insegnanti di ruolo, a seguito di quel blocco del turn over (che ha riguardato in particolare il Sud Italia). La tendenza è rimanere a Nord, i dati sulla mobilità lo confermano.

In 5 anni è sparito il 15% degli insegnanti di ruolo, a seguito di quel blocco del turn over (che ha riguardato in particolare il Sud Italia). La tendenza è rimanere a Nord, i dati sulla mobilità lo confermano.

La Calabria è stata tra le Regioni che ha subito i maggiori tagli, ed in particolare Reggio Calabria con il record, seguita da Cosenza e Catanzaro.

Anche Frosinone, tra le città del centro Italia, si affianca a città come Matera, Avellino, Messina Potenza, Nuoro e Iserinia, nella mattanza che ha visto punte anche del 18% di tagli.

A Nord, invece, la situazione mostra una diversa situazione. Parliamo di cifre in positivo che vanno dallo 0,7% di Ferrara al 6,7% di Prato.

Perequazione dovuta al calo demografico e di conseguenza al calo delle iscrizioni a scuola? Questa la versione ufficiale che ha giustificato il taglio di cattedre.

Le cose stanno veramente così? Come per ogni cosa che riguardi il Sud, non ci sono dei dati statistici ufficiali che facciano chiarezza sulla questione.

Uno studio è stato svolto qualche anno fa dalla FLCGIL Sicilia sugli organici della regione.

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Dal 2008 al 2011 ci sono stati infatti 25.217 alunni in meno, una diminuzione a cui avrebbe dovuto corrispondere una sforbiciata di 1.500 docenti. Invece l'allora Ministro Gelmini ha tagliato ben 10.113 cattedre e 5.017 ATA. Si trattava di un Governo a forte "trazione padana".

Si tratta di dati che pongono forti dubbi sulle operazioni che in questi anni sono state fatte sugli organici e soprattutto sugli equilibri tra Nord e Sud.

Basti pensare che lo stesso studio della FLCGIL ha messo in evidenza come in 10 anni sono venuti meno alla scuola siciliana il 66% delle risorse destinate all'offerta formativa. Nel 2007 erano 129 milioni, nel 2011 appena 49.

Gli organici del 2014 hanno visto un ulteriore spostamento di cattedre che ha visto tagli in regioni come la sicilia fino a 500 cattedre ed incrementi in Lombardia fino a 400. Tutti i dati

Non doversa la situazione del sostegno, che ha visto tagli agli organici del 2014 che ha visto la punta incredibile del – 10% nella sola Sicilia.

Perequazione? Sì, il rapporto tra alunni e docenti in alcune regioni d'Italia è superiore alla media, ma è anche vero che non potendo contare sul supporto degli enti locali, come avviene in altre regioni (soprattutto del centro-nord), si rischia di abbandonare gli alunni disabili al loro destino. Ma questo ai "ragionieri" nono interessa. Non a caso i maggiori contenziosi per l'insufficienza di ore di sostegno riguarda il Sud ed in particolare la Sicilia.

In un contesto del genere ci si sorprende come non si riesca a comprendere il fenomeno che questa estate ha riguardato le graduatorie ad esaurimento, relativamente allo spostamento di docenti da Sud verso Nord. Il flusso migratorio ha seguito lo spostamento di cattedre organizzato a tavolino. Graduatorie esaurimento. Si spostano in 40mila, metà rispetto al 2011: 23% tra 40 e 44 anni

La tragedia più grande per quest'area del paese (affetta da una moria imprenditoriale abbandonata a se stessa che ha visto la chiusura di 326 aziende al giorno e il resto è indebitato fino al collo) è che alla fuga verso il Nord non fa seguito un ritorno in patria, a dimostrarlo i nostri dati sulla mobilità, a smentita di chi sostiene il "mordi e fuggi" per ottenere il ruolo. Mobilità. Non c'è alcun esodo da Nord a Sud che danneggia la continuità didattica. Si resta al Nord

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