Vaccini, come funzionerà obbligo. Potrebbero arrivare i medici a scuola

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“Stiamo verificando con i nostri uffici se possiamo mandare i nostri medici nelle scuole a vaccinare i bambini per andare incontro alle esigenze dei genitori, ovviamente con la loro autorizzazione. Un tempo era così”.

Così il Ministro Lorenzin in una intervista al Corriere.it dopo l’approvazione del decreto legge che ha reso obbligatori 12 vaccini per l’iscrizione a scuola, introduce sanzioni per i genitori che non si adeguano, fino alla segnalazione alle autorità competenti per la perdita della potesta genitoriale. Come funzionerà.

Da 0 a 6 anni. In questa fascia di età l’iscrizione a scuola in caso di mancata vaccinazione potrà essere negata.

Da 6 a 16 anni. L’iscrizione dell’alunno sarà garantita in ogni caso ma la mancata vaccinazione farà scattare la segnalazione all’azienda sanitaria di competenza. Previste sanzioni da 500 a 7.500 euro, e perfinio la segnalazione al Tribunale dei Minori per la sospensione della potestà genitoriale. Cosa accade a chi non paga la multa? Lorenzin “Riceverà una cartella esattoriale esattamente come quando non viene pagata una multa autostradale. Se continua a non estinguere il debito rischia ad esempio il pignoramento dei beni. I bambini però restano in classe. Credo saranno situazioni minoritarie”

Le norme entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico.

Cosa ha ottenuto il Ministro Fedeli. Il diritto all’istruzione anche per i bambini non vaccinati, nella fascia di età tra i 6 e i 16 anni.

“L’obbligo va da 0 a 16 anni ma si esplica in modo diverso – puntualizza la Lorenzin – Da 0 a 6 anni, in caso di mancato rispetto dell’obbligo, il bambino non entra a scuola, né al nido né alla materna. Dai 6 ai 16 anni invece l’avvenuta vaccinazione dovrà essere certificata al momento dell’iscrizione. Si potrà anche attestare di essere in lista di attesa per alcune vaccinazioni” afferma la Lorenzin a Il Giornale.it

In caso di mancata vaccinazione, prosegue il ministro, «il dirigente scolastico dovrà effettuare immediatamente la segnalazione alla Asl che a sua volta convocherà i genitori ai quali verrà un concesso un periodo di tempo per vaccinare il figlio». Al preside che dovesse trascurare questo dovere, non segnalando i casi di bimbi non vaccinati, verrà imputato il reato di omissione di atti di ufficio.

«Sulla fascia dell’obbligo chiederemo all’atto dell’iscrizione la certificazione e qualora ci fossero dei genitori che non hanno vaccinato i propri bambini li segnaleremo alla Asl – conferma il ministro Fedeli – Responsabilizziamo i genitori non solo con la sanzione amministrativa, ma anche con il fatto che se non sei vaccinato non vieni preso al nido e alla materna. Sono contenta perché è stato raggiunto un punto di equilibrio».

Se la famiglia insiste nel rifiutare la vaccinazione. L’Asl dovrà segnalare il genitore al Tribunale dei minorenni per l’avvio dell’iter di sospensione della potestà genitoriale. Potrà evitare il vaccino solo il bambino per il quale si potrà dimostrare il concreto rischio per la salute, rischio che dovrà essere documentato dal medico o dal pediatra.

Qualora il bambino abbia già contratto la malattia prima del vaccino, tale situazone dovrà essere attestata dal medico curante, che potrà disporre le analisi del sangue per accertare che abbia sviluppato gli anticorpi.

Commenta così Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale “le sanzioni non bastano: meglio l’obbligo anche fino a 18 anni”.

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