Supplenze. Caccia aperta ai docenti nelle scuole del Nord: chiamati anche senza titolo

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E’ caccia ai supplenti nelle scuole del Nord.

Il parlamentare ravennate di Possibile, Andrea Maestri, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, dove scrive “si stanno verificando situazioni gravi e preoccupanti” a causa della Buona scuola.

Le graduatorie ad esaurimento sono state infatti svuotate dalle assunzioni della legge 107, e quando le scuole hanno bisogno di supplenti per le malattie o per altre assenze più o meno brevi degli insegnanti, non trovano personale a disposizione nelle graduatorie d’istituto, spesso si deve ricorrere alle messe a disposizione.

Infatti i supplenti per alcune materie sono scomparsi, e allora le segreterie ricorrono al passa parola, ai neolaureati, alle maestre che si sono iscritte all’università per prendere la laurea.

C’è addirittura chi ha deciso di richiamare al lavoro i pensionati: è successo a Brescia, dove una scuola primaria ha chiesto aiuto ad una maestra in pensione. E chi, come in una scuola in provincia di Treviso, ha portato in classe i tirocinanti di Scienze della formazione dell’università di Padova per supplire alle mancanze di docenti.
C’è anche chi lancia appelli agli amici rimasti al Sud pur di trovare supplenti.
La situazione è grave a Milano, Bergamo e Brescia, dove nelle scuole primarie le tre fasce delle graduatorie di istituto sono esaurite. In provincia di Torino le segreterie di molte scuole stanno impazzendo: quando va bene, il sostituto arriva dopo venti giorni. A Ravenna, dopo che i bambini di molte classi sono stati smistati per giorni in altre aule, è partita una petizione dei genitori corredata da 1600 firme.

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