Professione insegnante, petizione per boicottare candidature a commissari: “compensi offensivi”

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Professione Insegnante (PI) ha posto in essere un petizione, "Per 50 centesimi non farò il commissario al concorso a cattedra 2016 ", al fine di boicottare la candidatura a commissario di esami al prossimo concorso. 

Professione Insegnante (PI) ha posto in essere un petizione, "Per 50 centesimi non farò il commissario al concorso a cattedra 2016 ", al fine di boicottare la candidatura a commissario di esami al prossimo concorso. 

Si ritiene, infatti, assolutamente inadeguato il compenso per i commissari di esame, per i quali il bando prevede un compenso base di 209 euro al lordo, 50 centesimi di euro per ogni elaborato scritto corretto e 50 centesimi di euro per ogni prova orale.

Nel bando si legge che i compensi non potranno superare i 2.051,00 euro, ma tale cifra non potrà essere assolutamente raggiunta considerato il numero di candidati che ogni commissione è chiamata ad esaminare.

Come è noto, infatti, ciascuna commissione potrà esaminare al massimo 500 candidati, mentre per raggiungere la suddetta somma di 2051,00 bisognerebbe esaminare più di 1800 candidati.

I compensi previsti, leggiamo ancora nella petizione, sono offensivi non solo per i commissari, considerati i carichi di lavoro e le competenze richieste, ma anche per i candidati e dimostrano la scarsa considerazione che lo Stato italiano nutre per la classe docente italiana e per la scuola in generale.

Si sottovaluta,inoltre, la grande responsabilità degli esaminatori, che non può essere certo ripagata con le cifre suddette.

Ai bassissimi compensi bisogna aggiungere  che non è prevista alcuna forma di esonero per chi è impegnato nelle Commissioni.

Chi, tra i docenti più preparati che in quanto tali magari svolgono altre attività sempre in ambito scolastico, potrà accettare tali condizioni economiche e di lavoro? Sicuramente non tanti, se non nessuno.

La situazione sopra descritta non porterà certamente alla costituzione di Commissioni formate dai migliori docenti delle nostre istituzioni scolastiche a tutto svantaggio della selezione dei futuri docenti di ruolo.

Potrebbe ripetersi, infine, la situazione determinatasi nel 2012, quando numerosi commissari, poco informati sui compensi e sui carichi di lavoro e responsabilità, si sono poi dimessi in corso d'opera.
 

Per tutti i motivi sopra illustrati, Professione Insegnante chiede a tutti i docenti di ruolo, che hanno i requisiti per presentare domanda, di boicottare la candidatura a commissario di esami al prossimo concorso.

Solo così, conclude PI,  sarà possibile bloccare un concorso che da molti punti di vista risulta pieno di illegittimità, lesivo della dignità di esaminati ed esaminatori, sommario nella forma e nella sostanza.

Per firmare la petizione

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