Pillole del sapere, operazione Report riuscita. ANIEF: si sblocchino i fondi per scatti e assunzione precari

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red – Ieri tutti davanti al teleschermo, quello che oramai lo accendi solo come sonnifero prima di andare a letto, per vedere Report e le "scabrose" rivelazioni sugli sprechi del MIUR. In realtà ben poca cosa in più, rispetto a quanto già anticipato. Resta una vicenda di presunti sprechi tutta da chiarire. Interviene l’ANIEF: "quanto è accaduto è ingiusto e ingiustificabile"

red – Ieri tutti davanti al teleschermo, quello che oramai lo accendi solo come sonnifero prima di andare a letto, per vedere Report e le "scabrose" rivelazioni sugli sprechi del MIUR. In realtà ben poca cosa in più, rispetto a quanto già anticipato. Resta una vicenda di presunti sprechi tutta da chiarire. Interviene l’ANIEF: "quanto è accaduto è ingiusto e ingiustificabile"

L’argomento scuola al momento tira, tra 24 ore, scioperi, studenti in piazza, tagli passati e futuri, l’opinione pubblica al momento è molto sensibile sull’argomento. L’anteprima della puntata che circolava sul web ruotava tutta attorno alla scuola, ma durante la trasmissione ci si è resi conto che essa veniva toccata a malapena ed inserita in un contesto di traffici e presunti intrighi che la rendevano alquanto marginale. Tutto il mondo della scuola era davanti allo schermo e se l’aspettavano, visto lo sponsor che ha anticipato l’avvio della puntata. Operazione marketing riuscita, tutto lecito e corretto, ci mancherebbe.

E il problema, comunque, resta, il presunto spreco, sebben presunto, è lì, e se confrontato con il periodo di austerity imposto alla scuola, stride, e come!

Sull’argomento è intervenuta l’ANIEF, con il presidente Marcello Pacifico, che così ha commentato: "Proprio mentre alla scuola pubblica si sottraggono 8 miliardi di euro, si cancellano 200mila docenti e Ata, si aprono le classi pollaio, si tagliano due istituti su dieci, oltre che i fondi per comprare la carta igienica e i gessetti, si bloccano i contratti e gli scatti automatici del suo personale, al Miur si creano commissioni di “sapienti” che, attraverso la Consip e delle banche “amiche”, elargiscono ad aziende private ben 730mila euro per comprare 19 “pillole del sapere” dalla durata di 3 minuti ciascuno: degli spot, già ribattezzati “supposte del sapere”, che costano allo Stato una cifra che sfiora i 40mila euro l’uno".

"Si recuperi ora un po’ di dignità, – conclude Pacifico – dirottando quei fondi per sbloccare subito gli scatti di anzianità e assumere i precari."

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