Scuola iscrizioni: record alberghiero che si piazza al secondo posto dopo lo scientifico. Sempre meno scelgono ragioneria. Agraria +12%

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Per la prima volta nella storia dell’istruzione italiana i giovani che hanno scelto l’iscrizione a istituti agrari e alberghieri superano quelli iscritti a istituti tecniciad indirizzo Finanza, Marketing e Amministrazione. Al primo posto per gli studenti resta la scelta liceale, seguita, al secondo posto dall’istituto alberghiero.

Per la prima volta nella storia dell’istruzione italiana i giovani che hanno scelto l’iscrizione a istituti agrari e alberghieri superano quelli iscritti a istituti tecniciad indirizzo Finanza, Marketing e Amministrazione. Al primo posto per gli studenti resta la scelta liceale, seguita, al secondo posto dall’istituto alberghiero.

La scelta del percorso di studi per le scuole secondarie di secondo grado fa capire che le figure professionali del futuro si stanno ridisegnando a causa della crisi economica e sempre più studenti vedono nell’enogastronomia e nell’ospitalità alberghiera uno sbocco professionale con maggiori possibilità di lavoro.

Iscrizioni scuola: i numeri. Incrementi e diminuzioni secondo uno studio della Coldiretti
Secondo uno studio della Coldiretti presentato con l’inizio dell’anno scolastico alla prima Summer School sul Made in Italy, promossa da Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare, si è evidenziato un incremento record nelle iscrizioni ad agraria (+12%) e un notevole calo di quelle agli istituti tecnici di Amministrazione, Finanza e Marketing (-4%) che hanno raccolto soltanto 45.531 iscritti. Gli iscritti all’istituto alberghiero sono stati il 5% in più rispetto agli anni passati.

Su un totale di 537.242 studenti che si sono iscritti al primo anno dell’istruzione superiore il 49,8%, per un totale di 267.534 giovani, ha scelto l’indirizzo liceale, che rimane comunque il più ricercato. 165mila ragazzi, pari al 30,8%, hanno scelto, invece, un indirizzo di studi tecnico mentre gli istituti professionali, con 104mila studenti iscritti hanno raccolto il 19,4% delle preferenze dei giovani.





Il calo registrato da alcuni indirizzi degli istituti tecnici a favore di altri (alberghiero ed enogastronomia) fa comprendere quanto la società italiana stia cambiando favorendo l’alimentazione come possibilità lavorativa per il futuro.

Il record ottenuto dagli iscritti ad agraria, che hanno fatto segnare un incremento del 12%, è confermato anche dal sondaggio Coldiretti/Ixè che evidenzia che il 54% dei giovani che iniziano le scuole superiori, preferirebbe più gestire un agriturismo che lavorare in una multinazionale, possibilità che ha raccolto soltanto il 21% delle preferenze, o lavorare in banca, possibilità scelta soltanto dal 13% dei ragazzi.

In realtà sono tutti gli italiani, e non solo i giovani, a ritenere che le professioni di cuoco o di agricoltore potrebbero dare più possibilità di lavoro in futuro. “Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea. L’esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, ma anche una migliore qualità della vita” afferma Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti.

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