Prove Invalsi. Misure anti copioni: le domande saranno random. CESP: “Così si valutano i prodotti non i ragazzi” e l’S.N.V. chiede aiuto ai Dirigenti. Novità per le superiori

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red – Quest’anno i fascicoli somministrati agli alunni avranno 5 versioni, con domande organizzate in diversa sequenza, per impedire le copiature dal vicino di banco. Vediamo quali novità per i prossimi anni saranno introdotte alle superiori.

red – Quest’anno i fascicoli somministrati agli alunni avranno 5 versioni, con domande organizzate in diversa sequenza, per impedire le copiature dal vicino di banco. Vediamo quali novità per i prossimi anni saranno introdotte alle superiori.

Non solo le domande saranno poste in ordine diverso, ma anche le opzioni di risposta. Copiare dal compagno di banco sarà difficile, più complesso sarà disinnescare l’aiutino del prof, che secondo un sondaggio svolto da Skuola.net relativamente alle prove dello scorso anno, ha riguardato il 9% degli intervistati.

Ci attenderà, invece, un calo di quel 15% che ha dichiarato di aver copiato dal compagno di banco.

E, nel manuale del somministratore, si dà anche indicazione perché tale possibilità si concretizzi spostando gli allievi di banco gli allievi che dovessero avere versioni uguali

Nel frattempo la polemica sulla validità delle prove quale strumento di misurazione valutativa si infervora.

I COBAS hanno indetto uno sciopero (7, 14 e 16 maggio) in concomitanza con le giornate in cui sono previste le somministrazioni delle prove.

Critiche anche dal CESP, che in un convegno organizzato a Vicenza, si è scagliata contro il modello di "risposte a crocetta per spezzoni di materie". "Ormai – si è detto durante il convegno – la pedagogia ha dimostrato che si deve lavorare sull’intelligenza multipla. Limitare ogni valutazione alla resa di settori parziali dell’apprendimento è riduttivo. È un modo di giudicare che rispecchia quello aziendale del prodotto, ma i ragazzi sono persone con personalità, pensiero, logiche individuali da non incasellare".

Alle critiche e prese di posizione l’SNV risponde inviando una guida ai dirigenti. "Per la buona riuscita della rilevazione e la raccolta di dati attendibili, – scroivono – è essenziale la Sua collaborazione. Le chiediamo dunque di aiutarci nel fornire ai docenti, al personale della Sua scuola, agli allievi e ai loro genitori tutte le informazioni necessarie per la buona riuscita dell’operazione e per la condivisione dei suoi obiettivi conoscitivi. È fondamentale che docenti e alunni affrontino le prove INVALSI con la massima serenità e serietà e disponendo di tutte le informazioni necessarie".

Un appello dovuto o una contromossa? Un giudizio sul fronte dell’opposizione l’aveva espresso, qualche giorno fa, Paolo Sestito, commissario straordinario INVALSI, affermando che si trattava più di "rumore che reale consistenza".

Duro anche il giudizio di Luciano Canfora, in una intervista al sito "ilsussidiario.net": "Il vero problema è il tentativo di trasformare i cittadini in sudditi, facendo ciò che è tipico di tutti i sistemi autoritari. Se io tolgo allo studente che si sta formando in anni decisivi della sua vita l’abito alla critica, alla capacità di comprendere e di studiare storicamente, di distinguere, lo trasformo in un pappagallo parlante dotato di memoria e nulla più. Appunto, un suddito, non un soggetto politico. L’Invalsi e tutta la quizzologia di cui siamo circondati è lo strumento per ottenere questo pessimo risultato."

Dalla parte dei test si schiera, invece, il presidente dell’Associazione nazionale presidi Giorgio Rembado: "le prove Invalsi perseguono obiettivi corretti e utili alla governance e alla progettazione didattica delle scuole. Tuttavia sono solo una parte del tutto. Si può fare meglio, non basta valutare italiano e matematica, ci sono altri ambiti didattici che andrebbero valutati. È anche evidente che la valutazione non la si fa solo per un’acquisizione di dati che spesso rimangono fini a se stessi, ed è qui il limite che io vedo. Un vero sistema di valutazione globale dell’istituto è per ora tutto da inventare, non esiste ancora".

Ma, l’SNV è già a lavoro per le superiori le cui prove saranno svolte direttamente su pc e probabilmente sarà aggiunto anche l’inglese, a fianco dell’italiano e matematica, come materia da valutare. Quindi anche le materie scientifiche, ma probabilmente dopo il 2014.

Lo speciale sulle prove Invalsi

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