Popolazione scolastica in calo: la causa è il crollo delle nascite

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L’Italia nel 2013 ha toccato il record storico negativo nelle nascite, lo scorso anno nel nostro Paese sono nati 514mila bambini, il numero più basso dall’Unità di Italia a oggi.

L’Italia nel 2013 ha toccato il record storico negativo nelle nascite, lo scorso anno nel nostro Paese sono nati 514mila bambini, il numero più basso dall’Unità di Italia a oggi.

La causa di questo record è imputabile in parte alla crisi economica, la più dura dopo quella del 1929. I giovani che non riescono a trovare lavoro, i salari sempre più bassi e l’impossibilità di acquistare una casa rendono sempre più difficile mettere su famiglia e, quindi, mettere al mondo figli.

Nonostante il bonus bebè di 80 euro promesso da Matteo Renzo per i nuovi nati sarà molto difficile invertire il trend negativo.

A risentirne è, come è ovvio, la popolazione scolastica sempre più in calo poiché proseguendo su questa strada si rischia di vedere bruciata un’intera generazione accelerando quello che viene definito il “suicidio demografico italiano”.




Secondo uno studio di due anni fa di Antonio Fazio, ex governatore della Banca d’Italia, se l’indice demografico non dovesse risalire in due generazioni si vedrebbe dimezzato non solo il numero delle donne italiane e come conseguenza, ovvia, quello di tutti gli italiani.

Il pensiero di Fazio è condiviso da molti studiosi che vedono scenari futuri piuttosto negativi: nel 2050 la popolazione della Terra aumenterà da 6,5 milioni di abitanti a 9 milioni ma l’aumento non sarà dovuto alle nuove nascite, bensì all’allungamento della vita media, che è arrivato prima della possibilità dell’interruzione delle gravidanze indesiderate.

La crescita della popolazione avverrà, comunque, in maniera poco uniforme con l’Europa, gli Stati Uniti, il Giappone e l’Australia crescerà di circa 22 milioni di persone, mentre il Sud el mondo, e quindi Asia, Africa e Sud America, di circa 2 miliardi e mezzo di persone.

I Paesi dove il tasso di fertilità è minore sono:

Italia 1,38

Grecia 1,46

Portogallo e Germania 1,36

Francia 197

Inghilterra 1,83

Svezia 1,9

Il tasso che può garantire la stabilità della popolazione è 2,1.

L’Europa è il continente con il minor tasso di fertilità, 1,47 figli per ogni donna, e quello con il numero di anziani (16,4%) minore di quello di bambini inferiori ai 14 anni (16,2%). In Africa la situazione è ben diversa con un tasso di fertilità di 3,4 figli per ogni donna e con una percentuale di anziani pari al 3,4% e di bambini pari al 37,8%.

Fonte: http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=20244

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