Papaleo: scuse agli insegnanti per “La scuola più bella del mondo”

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Il film "La scuola più bella del mondo" continua a far discutere. Alcuni insegnanti hanno protestato contro la rappresentazione della figura dell'insegnante che si propone nel film. L'attore Rocco Papaleo, uno dei protagonisti ""Se è un danno per loro, vorrei chiedere scusa a tutti i professori uno per uno".

Il film "La scuola più bella del mondo" continua a far discutere. Alcuni insegnanti hanno protestato contro la rappresentazione della figura dell'insegnante che si propone nel film. L'attore Rocco Papaleo, uno dei protagonisti ""Se è un danno per loro, vorrei chiedere scusa a tutti i professori uno per uno".

E prosegue "Sono molto dispiaciuto che l'abbiano presa così e mi scuso. E' un film che ha intenzioni completamente diverse, non documentaristiche. E' un film comico che vuole essere divertente e fare della caricatura la sua arma di divertimento. Accetto la polemica e quindi in primo luogo, in faccia, metto le mie scuse se si sono sentiti offesi. Non posso non sottolineare che di film comico si tratta e quindi con quella libertà di agire e di usare anche stereotipi per provare a fare del divertimento. E' un gioco e se non è riuscito a divertirli è ancora più grave".

Orizzonte Scuola aveva seguito il film alla presentazione "La scuola più bella del mondo". Esiste? che racconta di un gemellaggio nato da un equivoco che porterà una classe di Acerra a visitare un istituto scolastico toscano diretto da un Preside molto pignolo. Costui quando si ritroverà una scolaresca napoletana al posto di una del Ghana guidata dall'eccentrico insegnante Rocco Papaleo, inizierà a trovarsi nei guai.

“Il chiaro messaggio che vorremmo lanciare alle Istituzioni – ci aveva detto Papaleo in conferenza stampa – è che gli italiani possono fare ben poco su certe questioni. Sono i politici a doversi impegnare di più, dando spazio ai giovani e soldi alle scuole, tutte cose che purtroppo sembrano non doversi realizzare, almeno in breve tempo”.

Dopo la visione avevamo definito la storia decisamente surreale e a tratti stereotipata, non ci stupiscono quindi queste critiche al film, proprio in un momento in cui gli insegnanti sono alla ricerca di un riconoscimento professionale per il lavoro svolto.

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