Mobilità. L’errore fisiologico non esiste, ma in Italia si risolve “all’italiana”

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Oramai si è perso il conto. Si è perso il conto di quanto sono i periodi estivi ove si verificano situazioni di stress ai limiti dell'inverosimile per il personale della scuola. L'unica cosa certa è che ogni estate è sempre peggio.

Oramai si è perso il conto. Si è perso il conto di quanto sono i periodi estivi ove si verificano situazioni di stress ai limiti dell'inverosimile per il personale della scuola. L'unica cosa certa è che ogni estate è sempre peggio.

Sicuramente l'estate 2016 verrà ricordata per gli insulti che hanno subito i docenti, i docenti meridionali, la cui problematica era nota da lungo tempo, ma, come sempre accade in Italia, il tutto viene affrontato quando il danno è irreparabile. Insulti, offese, denigrazioni, ed anche farneticazioni. Pensiamo alla questione della mobilità ed errori. Esistono errori fisiologici?

Possono giuridicamente esistere quelli che vengono definiti come errori scusabili, ovvero quando a causa di importanti contrasti giurisprudenziali in merito all'interpretazione di una specifica norma, possono emergere comportamenti da parte della PA illegittimi. Ma dovrà essere la PA a dimostrare la sussistenza e l'esistenza di tale "giustificazione".  

Ma pare evidente che non si sono verificate le situazioni di obiettiva incertezza normativa, connesse a difficoltà interpretative o ad oscillazioni giurisprudenziali, che giustificano la concessione dell'errore scusabile. Non si può parlare di errore fisiologico quando esiste un principio dell'affidamento del cittadino alla Pubblica Amministrazione. Che nel caso in questione è stato semplicemente leso. Esistono colpe, esistono responsabilità che andranno appurate e sanzionate. Ma in Italia si cerca di risolvere il tutto all'italiana.




Andiamo avanti, ed il tempo risolverà ogni lamentela, ira, e cosa funesta. Però, nel dubbio della situazione, vista l'imminenza del referendum Costituzionale, che non dovrà essere usato come "ricatto" da nessuna delle parti in causa per i problemi specifici attinenti alla questione scolastica, ed il rischio che questo governo finisca il suo "mandato" non elettorale prima del tempo, arrivano le promesse. Per l'anno scolastico prossimo risolveremo il tutto. Intanto preparate le valigie, salutate le vostre famiglie, e partite. Promesse elettorali. 

La scuola è una cosa seria, se quello che ora accade in Italia, fosse accaduto in un Paese più "civile", come l'Inghilterra, sono sicuro che come minimo il Ministro si sarebbe dimesso di sua spontanea volontà e chiesto scusa ai docenti. Ma in Italia nessuno chiederà scusa, anzi, si pretendono le scuse, si pretende che l'indignazione finisca, di che lamentarsi dopo anni di precariato? Certo, anni di precariato.

Ma il precariato lo si è vissuto a causa dello Stato italiano, del proprio datore di lavoro, quello Stato che attraverso le sue articolazioni, non ha alcun minima forma e sostanza di rispetto verso chi ha un ruolo decisivo e fondamentale per la salvaguardia delle fondamenta della democrazia italiana. Farebbero bene a ritornare a scuola di rispetto e democrazia buona parte dei nostri governanti.

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