Graduatorie ad esaurimento e neoimmessi in ruolo: aggiorniamo la provincia. Interrogazione M5S

Di Lalla
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L'On. Chimienti (M5S) ci comunica di aver depositato una interrogazione al Ministro nella quale pone la questione degli insegnanti che con il prossimo piano di assunzioni  rischiano di restare bloccati lontani da casa per molti anni.

L'On. Chimienti (M5S) ci comunica di aver depositato una interrogazione al Ministro nella quale pone la questione degli insegnanti che con il prossimo piano di assunzioni  rischiano di restare bloccati lontani da casa per molti anni.

Il M5S chiede un piano di mobilità straordinario che consenta ai docenti da poco assunti o in procinto di essere assunti nel 2015 di aggiornare la scelta della sede in cui essere immessi in ruolo.

Il M5S chiede un piano di mobilità razionale, che rispetti l'art. 8 della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali, ovvero il diritto al rispetto della vita familiare tutelando il ricongiungimento familiare."

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"Coloro che sono stati immessi in ruolo recentemente, da graduatorie ad esaurimento o da graduatoria di merito dell’ultimo concorso, sono soggetti ad un blocco triennale, conseguentemente per tre anni non potranno cambiare provincia a meno che non rientrino nella casistica specifica delle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie, come esplicitato nel CCNL sulla mobilità 2014/2015.

"Oltre ai neoassunti, il problema riguarda anche i docenti con anzianità di servizio che, pur avendo già presentato domanda di trasferimento nella propria provincia di residenza, non lo hanno ancora ottenuto." 

A seguito del piano straordinario di assunzioni su tutti i posti vacanti e disponibili delineato nel dossier “La Buona Scuola” dal Governo Renzi, si assisterà ad una saturazione di tutte le cattedre esistenti con la conseguenza che, per lungo tempo, verranno meno i posti disponibili da destinare ai trasferimenti, ad eccezion fatta per quelli che si libereranno per effetto dei pensionamenti, che saranno comunque soggetti ad una riduzione percentuale, essendo in parte destinati a nuove assunzioni in ruolo da nuovi concorsi.

L’effetto possibile a cui si andrà incontro sarà quindi quello del blocco territoriale dei neoassunti nella medesima provincia per lungo tempo, senza la possibilità di avvicinarsi a quella di residenza. Ne deriva quindi una tangibile necessità di adottare un piano di mobilità straordinaria che riguardi anche i docenti da poco assunti in ruolo.

Anche la Convenzione Europea per la “Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali” sancisce, all’articolo 8, il diritto al rispetto della vita familiare tutelando il ricongiungimento familiare: “Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza. Non può esservi ingerenza di un’autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.”

– se il Ministro in indirizzo intenda consentire ai futuri docenti una scelta più oculata della provincia in cui essere immessi in ruolo;
– se il Ministro in indirizzo abbia valutato la possibilità di riaprire le Graduatorie e, conseguentemente, di adottare un piano straordinario sulla mobilità, per consentire ai docenti di effettuare un aggiornamento delle scelte delle province, come spiegato in premessa, in modo da consentire un avvicinamento alla provincia di residenza e ridurre, così, i sacrifici e i costi a carico dei docenti stessi. "

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