Conitp lancia un appello: non dimenticare, tra gli altri, i docenti delle paritarie

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CONITP – Il susseguirsi di notizie, smentite, ancora notizie, appuntamenti mancati, rinviati, che tengono sulla corda migliaia di precari, sono un’offesa alla dignità di tutto il personale della scuola.

CONITP – Il susseguirsi di notizie, smentite, ancora notizie, appuntamenti mancati, rinviati, che tengono sulla corda migliaia di precari, sono un’offesa alla dignità di tutto il personale della scuola.

Cerchiamo di mettere insieme i pezzi di un puzzle che non si compone, cerchiamo di trovare un filo logico alle notizie che si rincorrono ormai da giorni.

Quello che sentiamo, in ogni caso, non promette nulla di buono. Ancora non è dato sapere cosa sarà realmente approvato e con quale strumento normativo, ma di sicuro l’impronta non è delle migliori.

IL CONITP ritiene che alcune delle intenzioni del Governo Renzi siano assurde.

La prima: sottoporre a concorso i docenti presenti in GAE che risultassero esclusi dalle procedure concorsuali. Si tratta di docenti che sono inseriti in una graduatoria provinciale che ha come obiettivo l’immissione in ruolo.

La seconda: sottoporre a concorso i docenti della seconda fascia d’Istituto. Sono docenti già formati e pluriselezionati dagli alunni, che possono e devono continuare a salire in cattedra. Il loro apporto è indispensabile per tutte le scuole, in quanto si tratta di docenti giovani e preparati, capaci di guidare gli alunni verso l’acquisizione delle competenze.

La terza: sottoporre a concorso i docenti che hanno maturato i requisiti richiesti dalla sentenza europea sulla reiterazione dei contratti a termine. L’assunzione a tempo indeterminato è una sanzione inflitta al Governo italiano per abuso dell’utilizzo di contratti a termine, che deve semplicemente riparare a tale comportamento con l’assunzione .

Il concorso al momento è solo un inutile dispendio di energie e soldi, da poter rimandare a periodi successivi a questo, anche alla luce del fatto che circa 12000 vincitori del concorso 2012 non sono stati ancora assunti.

La quarta: tenere in vita la terza fascia d’Istituto. Essa rappresenta una fucina in cui si formano i nuovi docenti, è un serbatoio indispensabile per la gestione della scuola, difficile quanto imprevedibile.

Infine un appello: non dimenticare i docenti delle scuole paritarie.

Il sistema di istruzione italiano è un sistema integrato, e le scuole paritarie istruiscono, educano e formano circa tredicimila studenti e contano un esercito di docenti e personale amministrativo di oltre 100.000 persone. Sono il pilastro dell’educazione insieme alla scuola statale. Ci sembra assurdo che “la buona scuola” si dimentichi di loro…

Le nostre perplessità sono tante, le ingiustizie che si intravedono nell’ennesima riforma epocale, che ha la pretesa di eliminare il precariato, ci fa paura. E se “eliminare” significasse mandare a casa i supplenti?

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