Concorso a cattedra. Bando entro 1° ottobre 2015, posti riservati per esclusi da assunzioni GaE e GI con 36 mesi, graduatorie valide max 3 anni

Di Lalla
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L'assunzione dei docenti nella scuola, dopo la chiusura delle Graduatorie ad esaurimento, dovrà avvenire solo per concorsi pubblici per titoli ed esami. Martedì 10 marzo nel DDL potrebbero esserci queste indicazioni.

L'assunzione dei docenti nella scuola, dopo la chiusura delle Graduatorie ad esaurimento, dovrà avvenire solo per concorsi pubblici per titoli ed esami. Martedì 10 marzo nel DDL potrebbero esserci queste indicazioni.

I particolari sono estrapolati da quella bozza che avrebbe dovuto confluire nel decreto legge sulle assunzioni previsto per il 3 marzo e – come è ormai noto – mai varato. Il contenuto potrebbe però essere ripresentato nel DDL del 10 marzo. 

Partiamo da un particolare molto importante, sul quale si concentra l'attesa di molti aspiranti, ossia i requisiti di accesso.

Se non è possibile nutrire dubbi sull'accesso per tutti coloro che sono in possesso di abilitazione, compresi i diplomati magistrale con titolo conseguito entro l'a.s. 2001/02 (è comunque garantita la partecipazione degli aspiranti che conseguono il titolo di abilitazione entro il 31 luglio 2015), il nodo rimane per coloro che non sono abilitati.

Le linee guida de La Buona Scuola ricalcavano il bando del concorso 2012 e le norme da cui esso derivava, riservando l'accesso ai non abilitati solo se in possesso di laurea conseguita entro a.a. 2001/02. Requisito più volte definito non valido dai tribunali, che hanno indicato al Ministero anche la strada dell'attualizzazione della norma.

Abbiamo però l'impressione che il Ministero non voglia modificare tale requisito, riproponendo un bando con sbarramento limite all'a.a. 2001/02, che non farebbe altro che scatenare altro contenzioso (vincente o meno, non è possibile stabilirlo a priori).

D'altronde il problema rimane solo per il concorso 2015, dal momento che "a decorrere dal primo concorso bandito successivamente alla data del 1° gennaio 2016, possono accedere alle procedure concorsuali esclusivamente i candidati in possesso del relativo titolo di abilitazione". Amen.

Ma torniamo ai criteri del concorso.

  • Banditi su base regionale, con cadenza triennale, per tutti i posti vacanti e disponibili.

Le relative graduatorie dovranno avere validità triennale, a decorrere dall'anno scolastico successivo a quello di approvazione delle graduatorie di merito e decadono, inderogabilmente, con la pubblicazione delle graduatorie del successivo concorso e comunque alla scadenza del predetto triennio.

Sarà il Ministero dell'Istruzione a regolamentare per decreto

  • le prove concorsuali e i relativi programmi
  •  le soglie di superamento di ciascuna prova, per le quali viene stabilito il conseguimento di una valutazione di almeno 7/10 o equivalent
  • titoli valutabili e e il punteggio
  • la valorizzazione dell'abilitazione conseguita a seguito di procedure selettive per titoli ed esami
  • l'eventuale riserva di posti per i soggetti destinatari di contratti annuali a tempo determinato per una durata superiore a 36 mesi anche non continuativi, a decorrere dall'ultima procedura concorsuale bandita, su posti e cattedre vacanti e disponibili presso le istituzioni scolastiche ed educative statali di ogni ordine e grado di istruzione,
  • la valutazione dei titoli di servizio effettuato presso le scuole statali con contratti a tempo determinato su posti non vacanti e disponibili.

Ma la novità più consistente riguarda le Riserve dei posti

Il Ministero ha intenzione di istituire, per il concorso 2015, una quota di posti riservata a

  • iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento non destinatari del piano di assunzioni (inutile dire che su questo punto, nel caso di un DDL, ci sarà molto da discutere, in quanto si presuppone che i posti che non ci sono per le assunzioni a settembre 2015 ci sarebbero nei 3 anni successivi. Su questo il Ministero dovrà ancora dare opportune spiegazioni)
  • iscritti nelle Graduatorie di istituto che possano vantare più di 36 mesi di servizio nelle scuole statali, su posti comuni o curricolari o di sostegno, vacanti e disponibili, dall'a.s. 2009/10 all'a.s. 2014/15.

La bozza non indica la percentuale di posti riservati, probabilmente sarà indicata alla presentazione del DDL. In ogni caso – preveniamo il possibile quesito – avere una quota di posti riservata non significa non partecipare alle prove. 

La partecipazione al concorso prevederà il pagamento di una tassa, diritti di segreteria, che potrà oscillare tra i dieci e i 15 euro.

I commissari che comporranno le commissioni giudicatrici potranno essere collocati in esonero dal servizio e sostituiti dai docenti dell'organico funzionale.

I vincitori del concorso, nell'attesa dell'incarico a tempo indeterminato (dato che le graduatorie saranno triennali)  avranno la priorità nel conferimento delle supplenze da graduatorie di istituto.

Lo speciale di OrizzonteScuola.it su La Buona Scuola

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