ATA III fascia: CGIL chiede proroga provvisorie. Anief: tra gli aspiranti anche giovani laureati

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Come già anticipato da OrizzonteScuola.it è stato boom delle domande di iscrizione nella III fascia delle graduatorie di istituto ATA. Complici i disservizi del SIDI, gli Uffici Scolastici non ce la fanno a garantire la pubblicazione delle provvisorie secondo la tempistica preventivata.

Come già anticipato da OrizzonteScuola.it è stato boom delle domande di iscrizione nella III fascia delle graduatorie di istituto ATA. Complici i disservizi del SIDI, gli Uffici Scolastici non ce la fanno a garantire la pubblicazione delle provvisorie secondo la tempistica preventivata.

La FLC CGIL evidenzia

  • Poiché la maggior parte delle scuole ha ricevuto in media 1.000/1.300 domande (alcune oltre le duemila), è impossibile valutare nel tempo di 10 giorni tutti i reclami che arriveranno a ridosso della sospensione natalizia;
  • in relazione alla scadenza delle domande di pensionamento, prevista per il 15 gennaio nelle more di quanto disporranno i decreti applicativi della Legge di Stabilità 2015, potrebbe rendersi necessario aggiornare la normativa prevista dal Decreto. Si segnala tra l'altro il funzionamento a singhiozzo del sistema.

Pertanto la FLC CGIL chiede un differimento delle scadenza già indicata dal Ministero.

Il sindacato Anief, in relazione al nostro articolo

ATA terza fascia, boom di domande: più di un milione. Alcune province rimandano pubblicazione a dopo festività commenta "Ma il boom di richieste di inserimento nelle graduatorie di terza fascia d’Istituto, utile per subentrare al titolare per brevi periodi, cozza con la norma della Legge di Stabilità 2015 che cancella di fatto le supplenze del personale per brevi periodi. Eppure tra gli aspiranti Ata ci sono anche tanti laureati, disposti ad accettare ruoli professionali di livello base: l'inserimento a scuola rappresenta ancora un'aspirazione o un’alternativa in un periodo di grave crisi lavorativa ed economica.

Marcello Pacifico (Anief-Confedir): "La scelta di razionalizzare gli organici del personale non docente confligge davvero sia con quella dell’aumento esponenziale dei compiti assegnati alle scuole: con l’entrata a regime dell’autonomia scolastica, che ha assegnato alle segreterie scolastiche un carico di competenze degli uffici ministeriali, occorrerebbero infatti un numero sicuramente maggiore di unità di personale Ata. Non si comprende quali motivi, se non quelli meramente di bilancio, abbiano portato il Governo, tramite la Legge di Stabilità 2015, a tagliare ulteriori 2mila posti".

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