148.000 immissioni in ruolo. Apef: anno di prova rigoroso evita sanatoria

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Il piano straordinario di immissioni in ruolo potrebbe tradursi in una mega – sanatoria con conseguenze disastrose per la qualità della scuola italiana?

Il piano straordinario di immissioni in ruolo potrebbe tradursi in una mega – sanatoria con conseguenze disastrose per la qualità della scuola italiana?

L'Associazione professionale A.P.E.F. individua dei requisiti minimi, da poter verificare durante l'anno di prova (se non in possesso andrebbero formati appositamente)

  • livello B2 di lingua
  • competenze informatiche
  • capacità didattiche
  • etc

L'etc. non sappiamo se nelle intenzioni dell'associazione potrebbe lasciare spazio a iniziative delle singole scuole.

Preoccupazione anche per la cancellazione della norma relativa ad esoneri e semiesoneri per i collaboratori del Dirigente Scolastico, soprattutto se potranno essere reperiti da organico funzionale – costituito da questo esercito di precari che entreranno in ruolo nel 2015 , scrive l'APEF.

Il documento

"Apprezziamo il fatto che il documento condanni l'istituto perverso delle graduatorie ad esaurimento considerate "un grave errore da non ripetere". Si insiste però su errori noti e sono analizzate poco o nulla le cause (es. il ruolo del sindacato), il che è certo un buon viatico per ripeterli ancora. La grande, inevitabile, imbarcata di precari ha come naturale contropartita per il futuro, un percorso di reclutamento per concorso e percorsi specialistici universitari, dove si annuncia, opportunamente, un ritrovato valore dell'abilitazione come titolo di accesso al concorso, restituendo un minimo di rigore alla selezione iniziale degli insegnanti.

Si propone inoltre, finalmente, il cambiamento dei criteri di assunzione inserendone di nuovi come la verifica della psicoattitudinalità, le capacità pratiche, il tenere una lezione.

Auspichiamo, tuttavia, che la mega-assunzione dei 148.000 non si traduca in una sanatoria epocale indiscriminata, perchè i danni che ne deriverebbero graverebbero sulla qualità della scuola almeno per i prossimi 10 anni.

Andrebbero comunque stabiliti requisiti minimi, che se non posseduti, andranno formati (livello B2 di lingua, competenze informatiche, capacità didattiche etc.) e verificati rigorosamente nell'anno di prova.

Non si dimentichi che il primo step della meritocrazia, nel resto d'Europa, si verifica all'atto dell'assunzione.

Inoltre, è un errore pensare che dall'organico funzionale, costituito da questo esercito di precari che entreranno in ruolo nel 2015, si potranno contestualmente, e senza colpo ferire, sostituire i collaboratori dei dirigenti scolastici e i fiduciari dei plessi, cui la Legge di Stabilità toglie gli esoneri. Si tratta di incarichi fiduciari che richiedono esperienza, conoscenza delle problematiche di quella scuola, oltre che competenza, in sostituzione di un dirigente magari reggente. Chi ha ipotizzato una tale soluzione non ha la minima idea di cosa sia la scuola reale."

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