GILDA, convegno sui profili di incostituzionalità della Riforma della Scuola in vista del referendum

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La GILDA degli insegnanti ha organizzato, per giorno 16 marzo 2016, un Convegno avente per oggetto quelli che sono i profili di incostituzionalità della legge di Riforma della scuola, come leggiamo nel comunicato stampa di seguito riportato. 

La GILDA degli insegnanti ha organizzato, per giorno 16 marzo 2016, un Convegno avente per oggetto quelli che sono i profili di incostituzionalità della legge di Riforma della scuola, come leggiamo nel comunicato stampa di seguito riportato. 

La battaglia della GILDA è iniziata il 23/11/2014, manifestando a Firenze il dissenso della mondo della scuola sulla ormai approvata riforma. La prossima tappa della battaglia, afferma Rino Di Meglio, sarà il referendum, insieme alle altre sigle sindacali, per abolire le parti peggiori della legge n. 107/2015.

Il Coordinatore nazionale, inoltre, ricorda che la GILDA non ha firmato il contratto sulla mobilità perché ha dato il via agli ambiti territoriali e alla chiamata diretta.

Di seguito il comunicato stampa.

Prosegue la battaglia della Gilda degli Insegnanti contro la legge 107/2015. “La prossima tappa – afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti – sarà il referendum per l'abolizione degli aspetti più deleteri della riforma, promosso con altre organizzazioni sindacali e associazioni. Proprio in vista della consultazione referendaria, il 16 marzo a Roma si svolgerà un convegno nazionale, promosso dalla Gilda degli Insegnanti e dell'Associazione Docenti Articolo 33, sui profili di incostituzionalità della cosiddetta 'Buona Scuola' al quale parteciperanno illustri costituzionalisti”.

“La nostra mobilitazione – ricorda Di Meglio – è partita quando la riforma era ancora soltanto un documento del quale abbiamo contestato subito l'impianto, scendendo in piazza il 23 novembre del 2014 con una manifestazione nazionale a Firenze. Dando voce al dissenso del mondo della scuola, da allora la nostra lotta non si è mai fermata e, coerentemente con la linea portata avanti da un anno e mezzo, la Gilda degli Insegnanti – sottolinea il coordinatore nazionale – ha deciso di non firmare il contratto della mobilità che conferma ambiti territoriali e chiamata diretta da parte del dirigente scolastico, ovvero i pilastri della legge 107. Adesso il nostro impegno procede con l'organizzazione del referendum”.

Roma, 3 marzo 2016

UFFICIO STAMPA GILDA INSEGNANTI

Ester Trevisan 
 

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