Dal 2017/18 insegnante di ed. fisica nella primaria, i requisiti. Proposta di legge M5S

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Potenziare l’attività motoria e sportiva mediante l’istituzione dell’insegnante di educazione fisica e sportiva nella scuola primaria; prevedere una nuova offerta formativa, formazione qualificata a livello universitario o equipollente; garantire l’inclusione sociale degli alunni disabili o con difficoltà motorie attraverso programmi realizzati ad hoc.

Sono i contenuti di una proposta di legge, a prima firma Simone Valente (M5s), assegnata lo scorso 14 novembre in sede referente in commissione Cultura alla Camera.

LA FIGURA DELL’INSEGNANTE

La pdl, che si compone di 3 articoli, punta ad istituire, a partire dall’anno scolastico 2017/2018, la figura del docente di educazione fisica e sportiva nella scuola primaria, con l’obiettivo di “garantire un’adeguata tutela della salute”.

A questo scopo, la proposta prevede, inoltre, un allargamento dell’offerta formativa, da realizzarsi attraverso l’aumento delle ore per l’insegnamento dell’educazione fisica e sportiva (non inferiore a 3 ore settimanali) e la definizione delle modalità di insegnamento.

La nuova offerta formativa sarà stabilita con un decreto del ministro dell’Istruzione, da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.

FORMAZIONE DI LIVELLO UNIVERSITARIO La pdl prevede, poi, che l’insegnante sia in possesso di una formazione qualificata di grado universitario, ovvero diploma rilasciato dagli ex istituti superiori di educazione fisica (Isef), nonché laurea in: scienze delle attività motorie e sportive; organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie; scienze tecniche delle attività motorie preventive e adottate; in scienze tecniche dello sport. Potranno esercitare l’attività di insegnante anche coloro che siano in possesso di titoli equipollenti.

La pdl prevede che sia garantito lo stesso status giuridico ed economico riconosciuto agli insegnanti delle scuole primarie.

COMPETENZE DEL DOCENTE E RECLUTAMENTO Per quanto riguarda le competenze, il docente garantirà: l’individuazione dei cambiamenti morfologici caratteristici dell’età; l’educazione al movimento; il miglioramento generale dei fattori di condizione fisica e delle capacità coordinative; la predisposizione di un piano di lavoro appropriato finalizzato al miglioramento delle prestazioni; la completa sinergia con le altre figure professionali e all’interno dei programmi della scuola primaria.

Il reclutamento avviene in base a quanto disciplinato dal testo unico in materia di istruzione, mentre il monitoraggio verrà affidato agli uffici scolastici provinciali, che dovranno inviare, ogni sei mesi, i dati al dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del Miur, nonché alle organizzazioni sindacali.

INCLUSIONE SOCIALE DEI DISABILI Al fine di farne anche uno strumento di inclusione sociale, prevenzione e recupero dei deficil funzionali, la pdl prevede, inoltre, l’introduzione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, di programmi specifici per l’attività motoria destinati agli alunni disabili o comunque con difficoltà motoria. I programmi dovranno essere predisposti appositamente caso per caso dall’insegnante, dietro parere medico.

Per quando riguarda la copertura finanziaria, la proposta prevede un finanziamento di 400 milioni a partire dal 2017: 300 milioni attraverso riduzione del 20% del bilancio dello Stato delle spese rimodulabili, previste dalla legge del 2009 sulla contabilità e finanza pubblica; i restanti 100 milioni attraverso le entrate previste dal testo unico delle imposte sui redditi e dal dlgs sull’istituzione dell’imposta regionale sulle attività produttive, le detrazioni Irpef e il riordino della disciplina dei tributi locali.

Il prelievo dalle entrate si applicherà a partire dal periodo di imposta successivo al 31 dicembre 2016

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