Concorso a cattedra. Il Tar ammette alla preselezione i giovani laureati senza abilitazione. Cosa accadrà adesso?

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red – Lo abbiamo chiesto al professor Marcello Pacifico, presidente del sindacato ANIEF che ha patrocinato i ricorsi al Tar. Quali risvolti per l’attuale concorso? Cosa accadrà al futuro sistema di reclutamento? Far partire i TFA speciali. Prossimi giorni pronunciamento docenti ruolo esclusi.

red – Lo abbiamo chiesto al professor Marcello Pacifico, presidente del sindacato ANIEF che ha patrocinato i ricorsi al Tar. Quali risvolti per l’attuale concorso? Cosa accadrà al futuro sistema di reclutamento? Far partire i TFA speciali. Prossimi giorni pronunciamento docenti ruolo esclusi.

Intanto, ci spiega esattamente cosa è accaduto venerdì al Tar Lazio?

Il Tar Lazio ha accolto in questa fase cautelare con riserva la richiesta di una candidata laureata nel 2006 di partecipare alla procedura concorsuale dopo che aveva regolarmente presentato domanda come consigliato dall’Anief. Nelle prossime settimane e comunque prime delle prove preselettive altre migliaia di ricorrenti nelle stesse condizioni potranno ottenere il provvedimento del giudice. Sempre nei prossimi giorni si attenderà analogo pronunciamento per i docenti di ruolo esclusi.

Se l’accoglimento dovesse diventare sentenza, quali conseguenze potranno esserci per quanto riguarda le procedure del concorso avviato?

La vittoria in sede cautelare permette al giudice di salvare l’intera procedura concorsuale nel caso in cui al termine della stessa o il ricorrente non risulta fra gli idonei o se risulti abbia nel merito ragione. E’ una scelta di ponderazione tra interessi che nel caso il fumus non sia inizialmente ritenuto totalmente infondato permette il regolare procedimento del concorso. Se avessero rigettato la cuatelare, allora nel merito avrebbero dovuto o rigettare il ricorso o annullare e rinnovare la procedura come per il concorso a dirigente scolastico.

Pensa che l’accoglimento definitivo dei ricorsi possa influenzare l’impianto della formazione e del reclutamento dei docenti?

Ritengo che la prossima riforma del reclutamento sia ancora troppo lontana. Se il ministro avesse avuto i tempi tecnici non avrebbe riesumato una legge di quasi vent’anni fa per bandire un concorso. Il regolamento basato sulla delega richiesta otto anni fa dal ministro Fioroni ha bisogno di un passaggio parlamentare per il prescrittivo parere che arriverebbe a fine legislatura quando l’azione del Governo sarebbe paralizzata dalle imminenti elezioni. In questo momento sarebbe meglio far partire i Tfa speciali. L’esito degli ultimi ricorsi presentati dall’Anief dovrebbero portare un po’ più di buon senso.

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