Bonus casa ai docenti per scongiurare l’esodo al sud

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E’ l’idea che arriva da alcune zone del Comasco per scongiurare l’esodo degli insegnanti verso le regioni del sud.

Incentivare l’acquisto della casa così il docente immesso in ruolo al nord possa portare anche la famiglia, questo l’obiettivo.

Dopo l’intesa del 30 dicembre 2016 tra Miur e sindacati, che ha di fatto abolito il vincolo triennale di permanenza nella provincia di immissione in ruolo, i sindacati fanno già i conti su quali saranno i numeri dei rientri al sud nell’a.s. 2017/18. Il numero delle domande sarà sicuramente elevato, ma non sappiamo ancora se quel 30% stabilito nell’accordo potrà accontentare tutti.

Ad ogni modo, potenzialmente il prossimo anno in cattedra nelle scuole di alcune province del nord potrebbero esserci insegnanti diversi o gli stessi ancora pronti a partire il prima possibile. E dunque cosa fare per cercare di trattenere il più a lungo possibile gli insegnanti nelle province di assunzione?

L’idea è di un Dirigente Scolasticoo, Simona Convegna “Con i Comuni, gli enti e i protagonisti del territorio aprirò un tavolo per costruire un piano di edilizia convenzionata pensato per i prof. che si trasferiscono nel lario. Dobbiamo permettere a chi arriva da Salerno, da Cosenza o da Sant’Agata di Militello di vivere qui con la famiglia”.

Basterà questo? I numeri della mobilità, i cui risultati saranno noti in estate, ci diranno quale sarà stata la risposta degli insegnanti.

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