Bonus 500 euro formazione insegnanti e diritto alla privacy degli acquisti

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Con DPCM 23 settembre 2015 pubblicato sulla GU il 19 ottobre 2015 sono state regolamentate in prima istanza le modalita' di assegnazione e di utilizzo della Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Con DPCM 23 settembre 2015 pubblicato sulla GU il 19 ottobre 2015 sono state regolamentate in prima istanza le modalita' di assegnazione e di utilizzo della Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

L' articolo 5 comma 1 rileva espressamente che la Carta e' assegnata a ciascun docente a mezzo di apposita card personale elettronica. In essa sono contenuti esclusivamente i dati personali e di servizio del soggetto beneficiario, utili agli esclusivi fini dell'associazione della Carta al docente titolare.

Al comma 2 si specifica che la tipologia, i criteri e le modalita' di utilizzo dei dati connessi alla Carta sono stabiliti dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.

Dunque il parere del Garante per la protezione dei dati personali sarà importante, anche se a dirla tutta, pensiamo alla vicenda del registro elettronico, questo ha trovato ordinaria diffusione, pur senza che sia intervenuto il Garante per la protezione dei dati personali nonostante lo stesso nelle sue guide abbia più volte richiamato importanti principi in materia di privacy. In merito al registro elettronico ha affermato che“ In attesa di poter esprimere il previsto parere sui provvedimenti attuativi del Ministero dell'istruzione riguardo all'iscrizione on line degli studenti, all'adozione dei registri on line e alla consultazione della pagella via web, il Garante auspica l'adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati”. Si va avanti insomma con l'auspicio.




Non essendo stata attivata la carta docente, per l'anno scolastico 2015/16, è stato accreditato un bonus che, come era ovvio che fosse, nella sua parte iniziale ha creato un caos incredibile, tanto da costringere il MIUR ad intervenire con proprie FAQ, che, si ricorda, hanno solo valore di orientamento.

Entro il 31 agosto 2016 tutti i docenti destinatari delle risorse trasmettono agli Uffici amministrativi dell'Istituzione scolastica di appartenenza, entro e non oltre il 31 agosto 2016, la rendicontazione comprovante l'effettivo utilizzo del bonus. Nel caso in cui la predetta documentazione risulti non conforme alle finalita' della Legge, incompleta o presentata oltre il termine di cui al periodo precedente ovvero non presentata, la somma non rendicontata verrà recuperata con l'erogazione riferita all'anno scolastico 2016/2017.

Insomma i docenti dovranno produrre materiale, che andrà fotocopiato almeno in duplice copia, che conterrà anche dati sensibili. Dagli scontrini o dalle ricevute, per esempio si potrà sapere dove il docente si è recato nel giorno x, cosa ha comprato, a che ora si è recato in un dato luogo, che film ha visto e così via dicendo. Per molti aspetti ciò è una gratuita cessione della propria riservatezza, senza che il docente abbia autorizzato alcuno e nessuno al trattamento di questi dati. Ma ancora è presto per capire come funzionerà questa rendicontazione, si dovrà anche capire quali limiti porrà il Garante in materia di protezione dei dati personali.

Eppure potrebbe facilmente semplificare il tutto, riducendo anche la produzione documentale, che è a carico del personale docente, in modo diverso. Per esempio tramite l'autocertificazione, compilando uno schedario predefinito dal quale si possa evincere il totale speso, per quali finalità, tipo cinema, mostre, acquisto libri, computer, ecc, senza entrare nel merito dei dettagli e senza consegnare alle segreterie scolastiche dati che possono essere reputati da molti come invasivi.

I docenti, dovrebbero, invece, conservare la documentazione per la rendicontazione, ed eventualmente consegnarla agli organi predisposti ad effettuare il controllo, qualora questa verrà richiesta ed effettuata. Così facendo si semplificherebbe la vita alle segreterie delle scuole, si produrrebbe una quantità inferiore di materiale cartaceo, e si eviterebbero situazioni anche fastidiose. Sarà comunque importante sapere cosa dirà espressamente il Garante per la privacy in materia, e quello che ci si augura è che questa volta non si limiti il tutto ad un semplice auspicio.

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