ADIDA. Le eccellenze del MIUR!

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ADIDA – Una delle eccellenze del MIUR, l'On. Davide Faraone, non ha perso l'occasione delle anticipazioni sul concorso di cui si annuncia l'imminente bando per denigrare tutti, docenti di ruolo, docenti neo assunti dalle Gae e docenti precari. Stesso motivo di sempre: dividere per continuare ad alimentare dispute e diversificazioni, inesistenti nella prassi ma funzionali ad un disegno politico sulla scuola italiana che, sebbene osteggiato da tutti, sta andando a regime.

ADIDA – Una delle eccellenze del MIUR, l'On. Davide Faraone, non ha perso l'occasione delle anticipazioni sul concorso di cui si annuncia l'imminente bando per denigrare tutti, docenti di ruolo, docenti neo assunti dalle Gae e docenti precari. Stesso motivo di sempre: dividere per continuare ad alimentare dispute e diversificazioni, inesistenti nella prassi ma funzionali ad un disegno politico sulla scuola italiana che, sebbene osteggiato da tutti, sta andando a regime.

Secondo il Sottosegretario, questo concorso dovrà “fare passare l’eccellenza e non scegliere a caso”… Quindi dalle Gae hanno scelto a caso? Quale eccellenza hanno garantito assumendo personale parcheggiato in una graduatori per anni, che ha conseguito l'abilitazione quando la normativa sulla scuola, l'assetto generale del sistema e le acquisizioni pedagogiche erano sicuramente altre e meno attuali?

E i docenti precari che stanno insegnando adesso nelle scuole sono personale inadeguato? La campagna di denigrazione contro i docenti italiani, perpetrata da anni, ha fortemente danneggiato tutto il sistema, screditando l'autorevolezza degli insegnanti che continuamente devono, specie nelle zone più disagiate del Paese, contrapporsi ad una immagine socialmente dominante che non corrisponde in alcun modo alla realtà. Sul precariato, poi, questa ipoteca ha gravato notevolmente ad acuire contrapposizioni tra categorie di docenti che hanno conseguito l'abilitazione in epoche e con strumenti diversi. E ciò che è peggio è che queste contrapposizioni sono state strumentalizzate dalla politica, generando una inutile “lotta intestina” tra docenti che normalmente svolgono lo stesso lavoro gomito a gomito, senza “stelle di David” sulla giacca.

Prendiamo ad esempio gli abilitati TFA e PAS, i primi tra l'altro selezionati anche in ingresso, gli uni e gli altri valutati con numerosi esami in itinere sia disciplinari che di pedagogia, pedagogia speciale, pedagogia sperimentale ecc. e un esame finale abilitante sulle capacità didattiche. Tutti inadeguati a svolgere l'attività che già svolgono, quindi, che non stanno garantendo, con la loro attività, gli standard di qualità del sistema scolastico italiano. Allora i loro titoli sono fasulli! Allora potremmo fare causa allo stato per raggiro, per truffa, e lo stesso le famiglie dei nostri alunni, truffate a loro volta perché i docenti dei loro figli non sono adeguati. E i laureati in Scienze della formazione primaria, magari anche specializzati in sostegno? Potremmo continuare oltre ma credo sia abbastanza per dimostrare la nostra indignazione di fronte alle dichiarazioni che continuano a denigrare una intera categoria di docenti, ampiamente qualificati e in servizio, al solo scopo di mantenere il punto di fronte a scelte politiche discriminanti le cui vere ragioni sono celate al Paese. Perché le ragioni non sono la qualità e il merito ma i tagli mascherati da riforme che questo Governo ha operato, contrariamente ai proclami elettorali che lo hanno indirettamente fatto salire e che promettevano investimenti sulla scuola. Ma i finanziamenti declamati non sono minimamente sufficienti a garantire l'adeguamento dell'intero sistema agli standard millantati dalla Buona scuola, nemmeno sufficienti nell'immediato e la dimostrazione evidente è nel mancato pagamento degli stipendi dei docenti precari, che da settembre lavorano senza retribuzione.

Caro eccellentissimo Onorevole, noi docenti delle graduatorie d'istituto siamo stati valutati decine di volte nella nostra vita, durante le nostre carriere formative. Abbiamo acquisito titoli su titoli, ci siamo anche aggiornati sul campo, sempre a nostre spese, e ci siamo fatti strada anche nel lavoro, con dedizione e impegno, mai sulle spalle degli italiani!

Valeria Bruccola

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